Marzo 2000

Marzo 2000

BILANCI DI GIUSTIZIA

LETTERA DI INFORMAZIONE TRA GLI ADERENTI ALLA CAMPAGNA BILANCI DI GIUSTIZIA

N° 49-MARZO 2000

 

 ALLA RICERCA DEGLI INDICATORI DELLA QUALITA’ DELLA VITA

 

 

 

Da due anni i Bilanci stanno collaborando con il Wuppertal Institut. Il primo frutto è stata la SCHEDA DELLE STAGIONI che è lo strumento con cui le famiglie, che hanno fatto per almeno un anno “Revisione dei consumi”, si cimentano su una costruzione più globale della qualità della loro vita. Nel 1999 n. famiglie hanno inviato n. schede compilate costituendo un buon campione su cui lavorare ulteriormente. Alla revisione dei consumi (che permane) si è aggiunta un’analisi approfondita su Autoproduzione, sugli Investimenti Finanziari, sull’impegno nel Volontariato, sull’Ospitalità, sulle Azioni Pubbliche alle quali si sceglie di partecipare. Questi sono i campi che la scheda chiedeva di controllare e di rendicontare. A questo punto ci chiediamo se queste categorie possono essere considerate esaurienti e significative, oppure se sia il caso di aggiungere qualche altra voce (ad esempio sulla creatività?). Non vogliamo perdere di vista che l’obiettivo che ci proponiamo è lavorare sul nostro stile di vita. Potremmo chiederci: più che le singole azioni, non sono forse le motivazioni che ci muovono, a definire la qualità del nostro vivere? Di certo le motivazioni sono più difficilmente classificabili e quantificabili, mentre costituiscono un buono spunto per il confronto in gruppo.

 

Cosa c’è dietro a queste nostre “azioni”?

 

Ma tornando al nostro tema, la Qualità della vita che ricerchiamo è un Benessere “diverso” dall’immagine che il mercato ci propone. Scherhorn ci fa puntare l’attenzione sulla gestione del tempo (e Beppe Grillo ha “copiato” da lui nel suo ultimo spettacolo) dicendo: voi che state moderando il desiderio di beni materiali potete utilizzare il tempo per una gamma di attività che danno benessere. Questo avviene davvero? E se no, perché? Cosa occorre per arrivare a gestire il nostro tempo in modo soddisfacente?

 

Scherhorn aggiunge poi che per un vero Benessere dobbiamo assicurarci che i “bisogni immateriali” vengano soddisfatti, e ne esemplifica tre:

 

[] il bisogno di competenza, che significa tendere ad occuparci dei nostri interessi in maniera creativa ed efficace (ma quanto affiniamo le nostre capacità con la formazione, lo studio e la pratica?);

 

[] il bisogno di appartenenza, nel senso di sentire il legame interiore con l’umanità e la natura e provarne gioia;

 

[] il bisogno di senso, che significa provare che il proprio esistere è far riferimento a qualcosa che non è se stessi, ma un legame più alto.

 

Ci convincono queste esemplificazioni di “bisogni immateriali”? Ci sembrano esaurienti?

 

Anche su questo lavoreremo nel seminario del 7 maggio a Bologna.

CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA – SVILUPPI

 

La richiesta di collaborazione che ci è stata fatta dalla CEI ha dato il suo frutto.Ve lo diamo in mano: a voi dare una valutazione. Vi ricordiamo che abbiamo accettato questa proposta perché è la prima volta che la Chiesa italiana si apre ufficialmente alle esperienze di cambiamento di vita economica. Non abbiamo nascosto che non condividiamo la raccolta dei soldi “per comprare il debito”. Il debito , i paesi del sud del mondo l’hanno già più che pagato (a ognuno di noi il compito di informarsi bene su questo tema). Pensiamo però che questa possa essere una buona occasione perché ogni famiglia dei Bilanci proponga al proprio Parroco di inserire nelle attività della Parrocchia la discussione , se non l’impegno diretto, su come costruirsi uno stile di vita coerente con i princìpi che si professano. Insomma questo “regalino” non è solo per venire incontro alla vostra curiosità, ma è anche una proposta di lavoro. Ci saprete dire come è andata? Che reazioni avete incontranto?

 UNA NUOVA OPPORTUNITA’

La rivista del Centro Nuovo Modello di Sviluppo “Equonomia” è confluita in ”Altreconomia”, dando vita così ad un mensile con doppia energia e doppio contenuto: E’ una miniera per tutti coloro che vogliono diventare consumeatori consapevoli. Abbiamo contattato la direzione di questa rivista , che si è detta entusiasta di ospitare stabilmente una rubrica “Bilanci di Giustizia”. Abbiamo proposto di riempirla di esperienze fresche e autentiche. Quindi sta a tutte le famiglie che aderiscono ai Bilanci utilizzare questo spazio per far conoscere con semplicità ma con gioia le proprie esperienze, sia di nucleo familiare che di gruppo.

 Aspettiamo quindi i vostri simpatici racconti!

 RIFLESSIONI – ESPERIENZE

 Abbiamo ricevuto in questi giorni la lettera n.48 e a proposito della campagna CEI per l’acquisto del debito del Sud del mondo, vi informiamo di un fatto piuttosto spiacevole. Nel corso della celebrazione della Messa cui abbiamo partecipato domenica scorsa, durante l’Omelia, il sacerdote ha presentato l’iniziativa (tra l’altro in modo affrettato e poco approfondito); quello che ci ha colpito, però, è stata una frase buttata lì malamente e con un tono di spregio: “…noi non raccogliamo le firme!”.

L’allusione era naturalmente alla Campagna “Jubilee 2000-Sdebitarsi”. Se dobbiamo essere sinceri, anche leggendo il capitoletto “Tu in azione” della lettera BdG di febbraio, ci sembra di capire che tra le due campagne non ci sia molto “feeling”…ed a questo punto ci chiediamo: perché invece di attuare il detto “l’unione fa la forza”, ci si trova sempre a lottare divisi?!

Siamo troppo ingenui (ed utopisti) noi, che crediamo che lo scopo principale deve sempre e comunque annullare ogni screzio e discordanza, oppure nella Campagna CEI c’è davvero qualcosa che non “quadra”? Cosa dobbiamo rispondere alle persone che durante i prossimi interventi ci chiederanno cosa ne pensiamo delle due campagne?….vi saremo grati se vorrete chiarirci un po’ le idee…

Noi siamo comunque del parere che l’acquisto del debito non servirà a nulla (la stessa cancellazione del debito è solo un’emergenza)…ciò che deve per forza essere cambiato sono le regole che condizionano i mercati mondiali.

E’ forse questo che spaventa la CEI? Forse i legami con i poteri forti (leggasi Multinazionali) non permettono alla Chiesa di schierarsi completamente dalla parte dei più deboli?

Cosa porterà questo Giubileo oltre ad un gran movimento di quattrini che finiranno nelle tasche dei soliti “avvoltoi”? E soprattutto: cambierà davvero qualcosa per i Paesi Poveri?

Noemi e Anselmo ,Olgiate-LC

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In questo momento mi pare che l’argomento “qualità della vita personale” nel consumo tiri di più di argomenti o chiavi più solidaristiche . Volevo anche dirti che mi è piaciuta l’idea dell’ultima scheda, quella rivolta a tutti – bilancisti e non – perché permette a ciascuno/a di esplicitare tutti i propri comportamenti alternativi, di far emergere le resistenze, di discutere la validità o meno di alcuni comportamenti. Senza stressare come fa redigere il bilancio.

Da un paio d’anni abbiamo ripreso ad incontrarci a Vicenza; alcuni sentivano per la prima volta certi discorsi, così per responsabilizzare tutti , abbiamo steso un percorso sul tema “alimentazione”:

– la qualità dell’alimentarsi

– quali squilibri ci sono nella nostra alimentazione

– la politica del cibo a livello mondiale

– le alternative: biologico, macellerie, gruppi d’acquisto, commercio equo, boicottaggi, ecc.

(…) Prossimamente si affronterà il tema “casa” con la bio-architettura.

 

Ho sempre dato a tutti i materiali che mi avete inviato: grande interesse ha suscitato l’elenco delle ospitalità e anche l’ultima scheda .

Anche le iniziative della rete Lilliput mi interessano molto: a Vicenza non c’è nulla di tutto ciò; si lavora a livello individuale e piuttosto occasionale. In futuro, vedremo. Spero che Bilanci rimanga nella rete.

A questo proposito, condivido la linea sul debito della rete e mi pare frutto di ignoranza e/o di paternalismo assistenzialistico la proposta della CEI, che snatura tutti i ragionamenti fatti in questi anni. (…)

 

Ti spedisco un piccolo lavoretto che riguarda i “Bilanci” praticati dai ragazzi. Sono anni che ci lavoro a scuola , ma non ero mai riuscita a formalizzare la cosa. Sono partita dal “fare la spesa” (un materiale della campagna, ma misurato sugli adulti); poi in classe abbiamo cercato di fare l’elenco delle loro spese, di analizzarle, di quantificarle, di vedere delle alternative, di misurare i risparmi. ( i contenuti sono nella scheda esemplificativa che è contenuta nel percorso che ti allego). Il prossimo passo sarà di individuare un progetto di solidarietà a cui rivolgere i risparmi. Con loro si va molto piano, perché l’interiorizzazione dei passaggi ha bisogno di tempi lunghi, soprattutto visti i contesti famigliari nei quali vivono oggi i giovanissimi. .. i ragazzi mi paiono molto coinvolti e qualcuno seriamente impegnato. Ne vale la pena. Io mi sono trovata a dover inventare il tutto con loro – cosa bella ma approssimativa- facendo esperimenti.

Sarebbe interessante se ci fossero degli insegnanti bilancisti con la voglia di metterci sopra le mani e qualche ora con i loro ragazzi. Ci abbiamo messo molto tempo ad arrivare ad una scheda definitiva con gli adulti: potremmo provare a elaborare un percorso ed una scheda adeguati ai ragazzi?! Date un’occhiata e poi… fatemi sapere!

 

SCHEDA – Un bilancio di giustizia

 

a) fate la somma delle paghe settimanali della classe. Moltiplicatele per quattro: avrete la somma delle paghe mensili.

– dividetele per il numero di compagni/e: avrete il vostro PIL

– moltiplicatelo x 12: avrete il vostro PIL annuale

– dividetelo per il valore corrente del dollaro : avrete il vostro PIL espresso in dollari

– confrontatelo , nella tabella relativa, con il PIL di un operaio di Nairobi: è tanto o poco rispetto al suo salario annuale?

b) durante un mese, segnate in una tabella le vostre spese

DATA ACQUISTO COSTO

c) raccogliete insieme ai vostri compagni i dati della classe, raggruppandoli per tipologie (es. merenda, bibite, giornalini, ninnoli, ecc.) Quanto denaro avete speso per ogni voce?

d) collocate le vostre spese in uno schema più completo, discutendo insieme il valore dei vostri consumi ( necessario – utile- superfluo), il bisogno a cui hanno risposto, le alternative che potrebbero esserci, secondo l’esempio che segue:

ACQUISTO BISOGNO VALUTAZIONE ALTERNATIVE

giornalino    svago       utile acquistare       un giornalino

che curi l’informazione

e)impegnatevi per un mese a modificare in senso alternativo uno o due dei vostri consumi, collocandoli nello schema:

 

DATA PROPOSITO/I VALUTAZIONE° RISPARMIO°°

 

° A) raggiunto e come;B) parzialmente raggiunto e perché; C) non raggiunto e perché

 

°° calcolatelo confrontando quanto avreste speso consumando in modo abituale.

 

Alla fine del mese:

1) confrontate i vostri risparmi con quelli dei compagni

2) se l’obiettivo è stato raggiunto e pensate che non consumerete più in modo tradizionale, aggiungete un altro obiettivo;se lo avete raggiunto parzialmente o non lo avete raggiunto, proponetevelo anche per il mese successivo

3) fate questo esperimento per tre mesi, mettendo i soldi risparmiati in un salvadanaio.

f) nella valutazione dell’ultimo mese, contate quanti sodi avete risparmiato complessivamente:

 

# dividete la somma per il numero dei compagni: quale media risulta? Quale percentuale di risparmio c’è stata sulle spese complessive conteggiate al punto b)?

 

# pensate di aver arricchito o impoverito la vostra vita?

 

# Decidete insieme un progetto, una iniziativa di solidarietà a cui inviare ogni mese i vostri risparmi, raccogliendoli alla fine di ogni mese

 

# Continuate l’esperienza per tutto il periodo della scuola

 

 

 

Patrizia, Santorso

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