Giugno 2004

Giugno 2004

BILANCI DI GIUSTIZIA

 LETTERA DI INFORMAZIONE TRA GLI ADERENTI ALLA CAMPAGNA

 N° 90 – GIUGNO 2004

 E’ COMINCIATO IL DIALOGO

Il 2 giugno  a Castellazzo c’è stato un incontro tra bilancisti della Lombardia orientale e una comunità di ACF con la partecipazione di don Gianni.

La condivisione delle esperienze delle due realtà ha messo in luce alcuni punti sull’uso e la gestione del denaro su cui vorremmo continuare il dialogo con ACF.  Ecco le prime riflessioni di don Gianni.

 

Cari Carlo e Roberta,

l’accoglienza serena e attenta che avete offerto al gruppo di Bilanci di Giustizia mi spinge a provare a condividere con voi e con i nostri amici alcune riflessioni.

Ci avete dato un segno di come sia importante procedere nella concretezza:7 famiglie, 56 persone di cui 24 bambini che vivono con la porta aperta in quella splendida realtà che è Castellazzo. Per noi dei Bilanci che ci perdiamo tanto in disquisizioni e teorie è una lezione preziosa. E poi quel lasciarvi guidare dalla Provvidenza che vi permette di essere contenti e nello stesso tempo semplici e senza boria. Ma proprio perché credo che Dio guida i nostri passi, e ci ha fatto incontrare, vorrei continuare con voi il dialogo che abbiamo cominciato il 2 giugno.

Voi state dando un segno forte a questo nostro modo di vivere molto segnato dall’autonomia assoluta delle persone. In un mondo in cui tutti puntiamo a dire:”Io non ho bisogno di nessuno”, voi proponete la forza della vita che passa quando sono capace di dire a uno:”Io ho bisogno di te”. Questa è una perla preziosa. Occorre difenderla perché non è facile “conservarla”.

Ho sentito, Carlo, il tuo “timore” quando ci hai raccontato dei soldi che vi sono stati regalati dalle Banche, o dei prodotti che vi vengono scaricati dal Banco Alimentare.

Ti abbiamo detto chiaro le nostre perplessità. Vi è il pericolo che questo sistema economico vi prenda dentro, vi utilizzi per legittimarsi e continuare nelle sue opere di morte. Attenti a non diventare, involontariamente, complici di questo sistema ingiusto.

Ho apprezzato molto la tua scelta di continuare a esercitare la tua professione di geologo. Credo che sia un grande segno di vera e sana autonomia. Dobbiamo stare attenti a non farci comprare: quando ci regalano “roba” dobbiamo chiederci perché lo fanno. O è un grande gesto di amore che posso riconoscere nel volto della persona che mi da’ o sotto c’è sempre un secondo fine e dobbiamo dirci schiettamente se ci va bene.

Se accettando le cose avvallo le ingiustizie che hanno permesso di produrre quel “sovrappiù” allora è meglio che riprenda a vivere del mio lavoro, che riprenda la mia autonomia, la mia dignità per poter riproporre con forza un mondo di giustizia.

In questo senso il lavoro metodico che facciamo con i Bilanci potrebbe esservi utile: domandarci davanti alle cose che usiamo:”da dove vengono?”, “che storia si postano dietro?”, “che conseguenze per le persone e per l’ambiente hanno causato per arrivare fino a noi?”

Per questo vi propongo di continuare lo scambio tra di noi felice di gioire dell’arricchimento vicendevole che potremmo darci. Con amicizia.

Don Gianni

INCONTRO NAZIONALE BILANCI DI GIUSTIZIA

 La politica e la passata di pomodoro

Come facciamo politica con le scelte di tutti i giorni

 dal 3 al 5 settembre – loc. Mendola, Val di Non – Trentino

“Se produco in casa la passata di pomodoro con pomodori biologici posso dire di fare una azione politica?” Sarà questa domanda a costituire il leit motiv dell’incontro nazionale della campagna Bilanci di Giustizia, che si terrà in Trentino, in località Mendola (alta val di Non, quella delle mele) dal 3 al 5 settembre.

La domanda, apparentemente bizzarra, nasconde un tema molto caro a questa Campagna promossa undici anni fa dai Beati Costruttori di Pace per rispondere all’invito “Quando l’economia uccide bisogna cambiare”.

Il tema è quello emerso dall’incontro nazionale dello scorso anno, tenutosi a Rimini, ovvero come tenere assieme una attenzione alle azioni concrete di tutti i giorni legate ai propri consumi e alle scelte legate al proprio stile di vita, che richiede necessariamente un investimento di tempo e di energie, con una azione politica efficace ed incisiva, che richiede a sua volta tempo ed energie.

Su questo le famiglie aderenti alla campagna si confronteranno nel corso dei momenti di condivisione che costituiranno una delle proposte contenute nell’incontro nazionale, ma i “bilancisti” sono noti anche per la loro voglia di divertirsi e stare insieme (le voci di spesa relative allo svago e alla cultura sono le uniche rispetto alle quali le famiglie aderenti alla campagna spendono di più della media calcolata dall’Istat per le famiglie italiane!) e nei giorni dell’incontro ci sarà quindi spazio anche per molto altro.

Si inizierà il venerdì pomeriggio, con un momento di confronto a gruppi fra bilancisti di varie città, che potranno conoscersi e confrontare le diverse esperienze dei gruppi locali, e, parallelamente un gruppo aperto per tutti i simpatizzanti, per conoscere più da vicino la campagna dei Bilanci e capire meglio in che posto sono capitati.

Poi alla sera verrà presentato il tema dell’incontro, che verrà sviscerato nei gruppi di lavoro del sabato mattina. Anche in questo caso, accanto ai gruppi per gli aderenti alla campagna, ci sarà un gruppo dedicato ai simpatizzanti, che potranno così scegliere se mescolarsi ai bilancisti oppure optare per uno spazio più specifico per loro.

Il pomeriggio del sabato sarà invece dedicato ai laboratori pratici, in cui sarà possibile scegliere se cimentarsi con il teatro, o con la produzione di detersivi, con i segreti dell’energia elettrica, con la cucina vegetariana o con molte altre attività, proposte da bilancisti che si sono resi disponibili a condividere con gli altri le proprie conoscenze ed esperienze.

Prima della cena sarà poi il momento dell’incontro con chi la politica la fa a tempo pieno. Numerosi politici locali e nazionali saliranno alla Mendola per confrontarsi sui temi della sostenibilità, ed in particolare su come la riduzione dei consumi può diventare una proposta politica possibile.

In un momento come questo, in cui il messaggio che arriva dai media è quello che se non consumiamo danneggiamo la nostra economia e in cui al tempo stesso un numero sempre maggiore di studiosi ci dice che con questi ritmi di consumo il nostro pianeta non ha futuro, è di fondamentale importanza potersi confrontare con chi è chiamato ad indirizzare le scelte economiche, per individuare strade concrete che possano diventare proposte politiche.

Il sabato sera sarà invece completamente dedicato alle proposte ludiche e culturali, con un grande gioco notturno o in alternativa la partecipazione ad un teatro forum (una forma teatrale in cui attori e spettatori interagiscono nella costruzione della scena e nell’evolvere della storia) che proporrà il tema di come vivono i figli le scelte dei genitori e come è possibile rispondere alle richieste di bambini ormai immersi totalmente nei messaggi pubblicitari e continuamente sollecitati dalle mode di consumo dei coetanei.

La domenica mattina ci sarà infine lo spazio per riportare in assemblea quanto emerso nei giorni precedenti, e per presentare il tema dell’energia, sul quale la campagna ha deciso di concentrare la propria attenzione nei prossimi due anni.

L’incontro nazionale della campagna bilanci di Giustizia non è solo un momento di ritrovo per le famiglie che aderiscono alla campagna, ma anche una splendida occasione per chi della campagna ha solo sentito parlare, per entrare in contatto nel modo più diretto con una proposta di vita differente. Non c’è modo migliore per capire la proposta dei Bilanci, che incontrare le famiglie aderenti, trascorrere del tempo con loro, vederli in azione e godersi lo spettacolo di tantissimi bambini che hanno avuto la fortuna di ricevere dai genitori più stimoli e attenzione che giochi e tv.

La grande presenza di bambini di tutte le età è infatti un’altra delle caratteristiche molto particolari di questa campagna, che non coinvolge singoli membri delle famiglie, ma tutti i nuclei familiari nel loro insieme. È quindi inevitabile che anche i bambini siano protagonisti dell’incontro, ed anche per loro verranno organizzati laboratori, momenti di gioco collettivi e altre attività che li introducono ai temi dei grandi senza dimenticare che loro grandi ancora non sono.

Novità di quest’anno sarà l’organizzazione di alcuni momenti riservati agli adolescenti, in cui le nuove generazioni di bilancisti potranno confrontarsi su cosa voglia dire vivere le scelte dei propri genitori, ed essere inseriti in un contesto che ha adottato un modello di consumi differente da quello dominante.

Altra novità di quest’anno sarà la proposta della “Bilacanza a Mendolizia”, ovvero quattro giorni di vacanza alla Mendola per le famiglie aderenti alla campagna. La vacanza precederà l’incontro e sarà una occasione per riposare, incontrarsi, e fare delle gite negli splendidi boschi del Trentino.

 

Vi ricordiamo che per chi si iscrive entro il 15 giugno la quota di iscrizione è di 15 euro.

Per iscriversi compilare il tagliando allegato alla Lettera di Maggio o che potete scaricare dal sito e inviarlo via mail all’indirizzo mendolizia@lillinet.org, via fax al numero 0461.222951, o via posta a “GOING c/o Anna Zanghellini – via Bresadola 10 – 38015 LAVIS (TN)”.

In caso di pagamento tramite cc postale, inviare anche copia del cedolino di pagamento.

Altre informazioni sull’incontro nazionale possono essere richieste telefonando alla segreteria, al numero 041-5381479, oppure via mail all’indirizzo mendolizia@lillinet.org, oppure consultando il sito www.bilancidigiustizia.it

PROGRAMMA

Venerdì 3 settembre

ore 13.00         apertura, accoglienza

ore 15.00         Avvio dei lavori in plenaria, a cura del GOING e Antonella Valer

ore 15.30         scambio di esperienze fra i gruppi locali + gruppo per i simpatizzanti

ore 17.30         relax e aria buona

ore 18.30         i gruppi locali preparano qualcosa per la serata

ore 19.30         cena

ore 21.00         introduzione del Tema “Come facciamo politica nella campagna dei Bilanci”, con Luca Gaggioli

ore 21.45         Brevi momenti di presentazione giocosa dei gruppi locali

 

Sabato 4 settembre

 

ore 7.00           meditazione sul grande prato

ore 8.00           colazione (fino alle 9.30)

ore 9.00           passeggiata nel bosco con il Gigi

ore 10.00         avvio lavori in plenaria sul tema della politica a cura del GOING

ore 10.30         gruppi di lavoro tematici di discussione sulle varie modalità di fare politica dei bilancisti + gruppo per i simpatizzanti

ore 13.00         pranzo

ore 15.30         laboratori proposti dalla fantasia dei bilancisti

ore 17.00         Tavola rotonda aperta al pubblico con politici nazionali e locali sul tema “La riduzione dei consumi può essere proposta politica?” conduce Miriam Giovanzana .

interverranno:

Lorenzo Dellai, Presidente della provincia di Trento

Marta Dal Maso, Assessore alle Politiche Sociali della provincia di Trento

Ezio Da Villa, Assessore all’Ambiente della provincia di Venezia

Un rappresentante nazionale dello schieramento dell’Ulivo

ore 19.30         cena

ore 21.00         il Grande Gioco notturno o in alternativa il Teatro Forum con il gruppo teatrale “Livres como o vento” di Novara.

a seguire           falò, balli, canti, ecc.

 

Domenica 5 settembre

ore 7.00           meditazione sul grande prato

ore 8.00           colazione (fino alle 9.30)

ore 9.00           passeggiata nel bosco con il Gigi

ore 10.00         presentazione dei lavori dei bambini

ore 10.30         relazione sul nuovo tema dei Bilanci “Una nuova politica energetica per una economia di giustizia”

a seguire           discussione plenaria conclusiva e introduzione nuovo tema a cura del gruppo di lavoro Energia

ore 13.00         pranzo

 

Per chi lo desidera seguirà la celebrazione della Messa

 I LABORATORI

La situazione non è al momento particolarmente chiara, confidiamo come al solito nell’estrema lentezza con cui i bilancisti rispondono agli appelli. Questi quelli confermati fino ad ora:

1. Autoproduzione cosmetici – Annalisa (Valdarno)

2. Autocostruzione pannelli solari – Associazione Kosmos (Trento) e gruppo di lavoro Energia

3. Teatro – Angelo (Firenze)

4. Agricoltura spirituale “Madre Terra Padre Nostro” – Gruppo di Verona

5. Inquinamento elettromagnetico – Francesco (Bolzano)

6. Teatro forum – Luca (Novara)

7. Il futuro della pubblicità – Thomas (Novara)

8. Spiritualità nella vita quotidiana – don Gianni

INCONTRO REFERENTI DEL 29 MAGGIO A BOLOGNA

 Come sempre capita agli incontri referenti le persone sono arrivate un po’ alla spicciolata, ma alle 10.30 eravamo grosso modo arrivati tutti e abbiamo iniziato i lavori della nostra fitta agenda, erano presenti: Umberto di Genova, Mario e Graziella della Val d’Illasi (Vr), Francesca e Marco di Ivrea, Dalma e Carlo di Torino, Antonella e Luigi di Trento, Lucina di Pordenone, Caterina di Padova, Pierstefano di Roma, Giovanna e Rossano di Bergamo, Graziella di Cremona, Carolina di Zugliano (Ud), Anselmo di Verona, Simone e Enrico di Firenze, Flora di Quarrata, come osservatrice Claudia di Villa Daiano (Bo) e don Gianni.

La mattina è stata dedicata alla riflessione sulla Rete di Lilliput: Antonella ne ha brevemente riassunto le origini, dalla mobilitazione di Seattle agli articoli di Gesualdi e Zanotelli, e Enrico ha letto il Manifesto e i Criteri di fondo condivisi della Rete (li potete trovare in “Chi siamo” su http://www.retelilliput.it/ ). Abbiamo iniziato con un momento di confronto, divisi a piccoli gruppi, per raccontarci alcune esperienze positive vissute nel lavorare in rete, mettendo poi in comune le risorse e i limite che questo lavoro comporta.

Tra quelli presenti i gruppi locali che partecipano ai nodi della Rete Lilliput sono: Cremona, Trento, Verona, Padova, Pistoia, Torino, Firenze e Bergamo.

 

RISORSE

LIMITI

Apertura verso l’esterno, conoscenza di altre associazioni/realtà e ci fa conoscere

Si da’ visibilità alle realtà più piccole

La rete ha una visibilità intermittente (non interviene sempre su tutto)

La diversità delle realtà presenti nella Rete

Effetto moltiplicatore del lavorare assieme (con poca energia si hanno molte risorse)

Si ha una programmazione comune

Si trattano dei temi comuni

Partecipazione alle decisioni/consenso

Aumenta il senso di appartenenza a qualcosa di più grande (allargamento dell’appartenenza)

Lavorare in rete porta via energie e tempo

Difficoltà nel rapporto rete-associazione (e viceversa)

Visibilità e partecipazione intermittente

“Delega in bianco”

Difficoltà a conciliare la diversità

Siamo pochi e sempre gli stessi

Tempi lunghi di attivazione

Sovrapposizione di eventi

Le realtà più strutturate hanno un “peso specifico” maggiore

Perdita di identità delle associazioni

 

 

 

Enrico ha quindi riassunto la storia della Rete, sottolineando in particolare i contributi dati dai Bilanci.

La prima realtà di raccordo tra associazioni che in Italia lavorano sui temi della pace e giustizia è stato il Tavolo intercampagne nato nel 1996 a cui da subito partecipano i Bilanci, nel 1999 nasce la Rete di Lilliput. I Bilanci hanno avuto una forte influenza nella destrutturazione dello schema usuale di gestione delle associazioni che si è attuato in Lilliput. Tra il 2000 e il 2001 Lilliput vive un rapporto un po’ difficile con il Tavolo intercampagne e con i Social Forum nascenti sull’onda di Genova, anche se il lavoro verso Genova si è rivelato molto aggregante e il modo di lavorare della Rete viene, in parte, assunto anche dai SF, con cui all’inizio c’è un lavoro comune. Nel 2002 Rete Lilliput decide di non partecipare ai SF e invece partecipa al Forum Sociale Europeo su cui ha avuto un forte impatto anche nei metodi di attuazione e che ha segnato un riavvicinamento tra la Rete e il Tavolo.

Nelle Assemblee di Massa si è definita la struttura, i luoghi della Rete: vi sono i vari Nodi Locali collegati in tre Assemblee Macroregionali, all’interno della Rete operano i Gruppi di Lavoro Tematici in cui si esprimono le competenze delle persone e che sono deputati a gestire la visibilità politica della Rete. A servizio della vita della Rete si è creato il Subnodo composto da Segreteria e Ufficio Stampa (stipendiati) e un referente per ogni GLT, uno per ogni area regionale e 2 rappresentanti del Tavolo intercampagne.

In qualche modo esterno ma contiguo alla Rete resta il Tavolo Intercampagne.

Della situazione attuale c’è da sottolineare che vi è stata una contaminazione negativa con i tempi tradizionali, mentre a Massa 1 erano presenti moltissime famiglie (con bambini) alle assemblee successive queste sono sparite, si è perso il rispetto dei tempi dei soggetti più deboli (le famiglie o chi ha un lavoro impegnativo) e quindi come referenti dei nodi o nei GLT di fatto partecipa chi ne ha il tempo, come Bilanci su questo punto dovremmo lavorare all’interno di Lilliput.

I nodi locali sono in un momento di difficoltà, si sono svuotati, anche se con i Distretti di Economia Solidale si stanno rilanciando anche con attività pratiche.

A livello nazionale vi è una forte dialettica su come essere presenti nella politica tradizionale e su questo tema dal 18 al 20 giugno ci sarà un seminario della Rete.

Anche dei nodi si stanno impegnando a livello politico, sia Trento che Verona hanno prodotto un documento da presentare ai candidati alle prossime elezioni amministrative.

Da questo lavoro di analisi abbiamo formulato alcune proposte su cui ci sembra la Rete dovrebbe impegnarsi:

  • Riflettere sul confronto con le istituzioni e la politica tradizionale
  • Rilanciare il ruolo delle associazioni a livello locale
  • Promuovere contatti con i sindacati
  • Aumentare la comunicazione interna alla Rete (tra Nodi, GLT e Tavolo)
  • Bilanciare la Rete in modo nonviolento, cioè riportarla a metodi più bilancisti nella questione dei tempi
  • Rendere la politica meno da professionisti
  • Non voler fare di più di quello che le associazioni possono fare
  • Tener conto che non è solo questione di trovare un metodo ma che si lavora con “l’umano e i sentimenti”

 

Il pomeriggio è stato dedicato al lavoro sulla “nostra” rete, abbiamo condiviso gli strumenti che ci sono serviti per presentare e far conoscere i Bilanci, abbiamo trovato una grande ricchezza di idee e proposte, dal classico Test di Mafalda al Salotto in Piazza, dal Cioccolata Party al Teatro del Possesso.

Perché possano diventare strumenti comuni usabili da tutti si è deciso che verranno opportunamente spiegati e commentati in una apposita sezione del sito a cura dei referenti locali.

E’ emersa anche la necessità di approfondire i metodi per condurre sia un’incontro di presentazione della Campagna, sia un “normale” incontro del Gruppo Locale: già abbiamo delineato del lavoro per l’anno prossimo!

 

 ESPERIENZE

 

Il racconto ipnotico e i punti di narcosi….capitolo secondo:”Fa’ la cosa giusta!”

 

Un bel mucchio colorato di gente buona, “nostra”, sufficientemente ansiosa di verità, pasciuta e confusa quanto basta… come me, vengo anch’io! Tanta bella roba eco-bio-trendy-equo-solidale, costosissima ma non da supermercato, genuina, il giusto superfluo che gonfia ma fa del bene, per un sano consumismo “etico”… sobrietà bulimica?

Esotiche “vacanze del cuore”, quasi totalmente insostenibili (con mostruose impronte eco-socio-culturali, spreco immenso di risorse, bruciate in pochi frenetici giorni di NON-VIAGGIO, preziose invece per un microcredito autogestito dai destinatari…), il privilegio di una “responsabilità” addomesticata… Pachidermi leggeri? Volano…

Un esuberante folclore movimentista, eterno-adolescienziale, con tamburi etnici forsennati sul dialogo che, timido, si confronta, ascolta, cerca di capire. I suoni, colori, gusti del troppo, nelle Fiere cittadin-compañere, a svolazzare invadenti tra i soliti discorsi su di giri, sloga(na)ti…Parole, poche.

E le mille identità inutili, dispersive, innamorate del proprio gigantesco ombelico, a sognare di costruire un “NOI” condiviso, concreto, capace di futuro…senza berluschi! Appunto.

Contraddizioni profonde, tra i tentativi sinceri.

Lapsus incoscienti, sintomi di un CAPITOLO PRIMO così ben interiorizzato, assorbito, da esserlo diventati NOI OGM, il racconto?

Gli assiomi del benessere, del privilegio, le voragini logiche ed etiche su cui appoggiamo convinti le cattedrali del “nostro” bene, i diritti psicotici ?? il limite di realtà – il mondo, gli “altri” – l’ossesione ipnotica dell’IO X ME, e il “NOI” sempre più riduttivo, la necessaria incoscienza-irresponsabilità degli effetti…l’imbroglio del produrre, crescere, competere. E la seduzione onnipresente del business, del successo, del vendere e acquistare illusioni… il make-up giustificativo, la fretta compulsiva di riempire subito ogni vuoto faticosamente conquistato, ogni rinuncia liberatoria, ogni silenzio… E via così.

Amici, mi fa male qui, e qui, buchi di siringa, flebo di “roba giusta”, proprio qui dove cercano di germogliare i dubbi, il disagio, le mancanze, i desideri che mi fanno realmente cambiare. Per ogni bisogno sincero, profondo, un punto di narcosi: preventiva, distraente, autoimmunizzante…

Noi, racconto accettabile dell’insostenibile?

C’è davvero da scavare, svuotare…RESTITUIRE.

Nascosta dai nostri poster alternativi c’era la devastazione del mondo e l’urgenza del dolore, degli “altri”.

C’è ancora, più grande.

PROPOSTA per la MENDOLA: un gruppo di condivisione sui buchi di “roba giusta”, così convincenti….

“OH BEH …OH RONF” che ne dite?

Con autoironia e speranza, ciao!

 

PS: […] Stiamo davvero muovendo qualcosa, ma ho anche la sensazione che ci siano contraddizioni “genetiche” molto difficili da affrontare. Non pensi che valga però la pena farci anche “queste” domande? E ci sono informazioni importanti da dare, ad es. sul disastro impressionante, e ben nascosto!, del trasporto aereo e del turismo, droga fondamentale, anche ANTI-VIAGGIO.

[…]

PS2: A busta già chiusa ecco che arriva la lettera BdG di Aprile! La leggo. E’ Piena di entusiasmo, che condivido! Mi ricarico, ringraziando tutti! Mi fa bene! Sono contento per chi ha lavorato tanto. […] Le contraddizioni, però, rimangono, e arrivano anche da “TERRA FUTURA”… Ho tanti dubbi, preoccupazioni.

Le CASE COMUNI (Comune, scuola, “parrocchia”…) sono sempre più vuote. Il “NOI”, che vi dovrebbe esser custodito e costruito, è invece ostaggio di opposti schieramenti, nemici anche perché troppo uguali. Noi stiamo diventando una associazione-surrogato, delle tante? Una casa sempre più piena di gente PERCHE’ sempre più “piccola”? Il successo, così bello, così ubriaco, e confinato nel proprio universo di discorso…

E’ sui motivi del successo che val la pena di riflettere, a piedi, senza fretta. Stiamo diventando grandi, NORMALI? […] SONO BILANCISTA, MA NON VOGLIO DIVENTARLO.

Sono assolutamente d’accordo sul contributo per la segreteria, giusto! Per chi lavora (grazie…!) e per continuare ad avere tutti un punto di riferimento coerente e costante.

Per riuscire, così leggeri, senza salmerie e sacrestie, ad ESSERE passerelle, ponti, fili, rete, messaggeri-testimoni…tra tutte le persone di buona volontà.

Essere con tutti, di tutti, essendo FERMAMENTE NOI STESSI, senza diventarlo troppo. […]

La CARITAS non è solo venire incontro al bisogno dell’altro: è soprattutto la CARESTIA dell’altro, il bisogno dell’incontro.

E BdG è davvero così, finora. Restiamo, selvatici, senza pareti, dentro.

Teresio – Novara

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