Marzo 2012

Marzo 2012

n questo numero:
_ Incontro Referenti 31 Marzo_
_Intervista a Serge Latouche_
_Luca Gaggioli promotore del libro “Prove di Felicità Quotidiana”_
_Maddalena da Udine _
_Fuorirotta_
_Verso Venezia 2012_
_Stiamo lavorando per/con voi _
_Il bilancio_

>>>Anche se stiamo discutendo come <<<
potrebbe essere una nuova scheda mensile,
ricordiamo a tutti i bilancisti che le attuali schede mensili e annuali sono valide e la segreteria contiunua a raccoglierle.
Un momento di riflessione che ci aiuta a verificare
se e come abbiamo modificato i nostri consumi.
Domandiamo a tutti di farci pervenire questo segno che da valore e attualità alla Campagna.

Incontro Referenti 31 Marzo_

________________________________________________
Erano presenti:
Vittorio di Verona, Giuseppe di Monza e Brianza, Patrizia di Mestre, Enrica di Rimini, Carol di Udine, Giorgio di Bologna, Lucina di Pordenone, Michele di Pisa , Mirco di Oleggio,Giancarlo di Borgomanero, Giovanna di Bergamo, Simonetta Tunesi di Lega Ambiente, Alessandro Santoro della comunità le Piagge , don Gianni e Antonella.
Abbiamo :
_ascoltato gli stimoli dei relatori Quale Crescita? Quale Descrescita?

Discusso dell’incontro annuale:
_animazione
_date del sopralluogo
_menù
_laboratori
_work shop per la terza conferenza della Decrescita
Giornata intensa, piena di stimoli e di spunti quella vissuta dai Referenti a Bologna il 31 marzo.Ospiti Simonetta Tunesi di Legambiente e don Alessandro Santoro il prete delle Piagge a Firenze.
I loro interventi sono stati così densi e interessanti che vi consigliamo di sentirli linkando dal nostro sito www.bilancidigiustizia.it .
Qui solo alcune parole chiave:
Simonetta:
“Ci manca un pezzo di cultura, non abbiamo i dati macro per pensare una economia nuova”
“Disaccoppiamento: in un mondo limitato, una crescita economica è concepibile solo se non è associata a danni ambientali crescenti. Disaccoppiamento significa che il consumo delle risorse ambientali cresce meno rapidamente della crescita economica. E’ disaccoppiamento assoluto quando il consumo di risorse ambientali diminuisce e l’economia cresce.”
Sandro:
“ricostruire le direzioni di fondo dell’economia.”
Due punti fondanti:
– la relazione, la fiducia, la reciprocità
– la conversione ecologica, che parta dal personale e che contagiando si faccia sistema
Cambiare gli architravi:
– non accumulare
– condividere: se hai, hai per dare
“Ormai abbiamo introiettato questo sistema come ineluttabile: siamo vittime della visione altrui”
“Una diversa visione della realtà nasce
– dall’ autogestione e
– dalla pratica della connessione che crei una rete di scambio di beni e di servizi

Incontro annuale :
L’incontro annuale sarà dal 23 al 26 agosto a Fanano sull’appennino modenese le suore francescane ci ospiteranno nella loro struttura.
La struttura ha una disponibilità di 160 posti; adicente alla struttura c’è un albergo che ci fornirà i pasti e eventualmente altre camere per i posti letto.
È stato deciso di scegliere un menu vegetariano .
L’albergo del Sole ci fornirà il pranzo e la cena. Thè caffè e pane per la colazione e la merenda.
Noi ci porterebbe le nostre marmellate fatte in casa e il buon cioccolato del commercio equo.
Due persone ci aiuteranno ad apparecchiare la sala e sistemare la struttura dopo il pranzo e la cena.
Avremmo bisogno di collaborazione tra i bilancisti:
per l’accoglienza, l’amministrazione, e la gestione della sala da pranzo/cena.
Anche quest’anno l’animazione sarà formata da due gruppi dai 3 ai 10 e dagli 11 ai 13 anni, tra le le scelte ci sono gli scout delle zone limitrofi o la comunità di famiglie di guedrara per il prossimo incontro referenti difiniremo bene il tutto.
Nuove idee per i laboratori
Offro
Carol farà un laboratorio sui Germogli, Vittorio Zanon su imparare ad usare Linux, Pierstenano Durantini su la corsa,Laboratorio del pane..
Cerco
Laboratorio di idraulica, laboratorio di cambiamento ( tenuto circa tre anni fa da Mario Torneri)
Laboratorio di borsette per torte

 

Work shop per la terza conferenza della Decrescita
Alla conferenza DECRESCITA VENEZIA 2012
Work shop “DALLA TEORIA ALLA PRATICA : COME MONITORARE IL CAMBIAMENTO DELLO STILE DI VITA”
I Bilanci di Giustizia oltre a fornire gli strumenti per costruire “il bilancio di sostenibilità”della terza conferenza internazionale sulla Decrescita hanno proposto un work shop
Dalla teoria alla pratica: come monitorare il cambiamento dello stile di vita
Area di riferimento: beni comuni
Prospettiva di analisi: l’immaginario
Parole chiave: stile di vita – monitoraggio – paradigma (modello)
Attingendo allo stile e all’esperienza della campagna “Bilanci di Giustizia”, desideriamo proporre strumenti empirici che possano aiutare a monitorare i cambiamenti di stili di vita e le fasi di transizione .
Gli strumenti che verranno proposti hanno l’obiettivo di aiutare il singolo, la famiglia o il gruppo a misurare i propri cambiamenti quotidiani.
Le tre linee guida individuate sono:
Metodologia: quale strumento usano i bilanci per monitorare i loro consumi
Immaginario: i cambiamento degli scenari e degli sfondi dei nostri immaginari di ben-essere.
Dal personale al politico: passare dalle azioni quotidiane individuali e di gruppo alla contaminazione delle istituzioni.
La call for paper è aperta ed è dunque possibile inviare le proposte di intervento per i workshop (abstract di max 600 parole in inglese) entro il 10 aprile2012:
cerchiamo dei bilancisti che svolgono una delle tre linee guida.
La scadenza per presentare la versione integrale degli interventi (papers) sarà il 31 luglio 2012.
Per ogni workshop verranno selezionati 3 contributi (10 minuti ciascuno) a partire dai quali si animerà un confronto.
Work shop per la terza conferenza della Decrescita
Alla conferenza DECRESCITA VENEZIA 2012
Work shop “DALLA TEORIA ALLA PRATICA : COME MONITORARE IL CAMBIAMENTO DELLO STILE DI VITA”
I Bilanci di Giustizia oltre a fornire gli strumenti per costruire “il bilancio di sostenibilità”della terza conferenza internazionale sulla Decrescita hanno proposto un work shop
Dalla teoria alla pratica: come monitorare il cambiamento dello stile di vita
Area di riferimento: beni comuni
Prospettiva di analisi: l’immaginario
Parole chiave: stile di vita – monitoraggio – paradigma (modello)
Attingendo allo stile e all’esperienza della campagna “Bilanci di Giustizia”, desideriamo proporre strumenti empirici che possano aiutare a monitorare i cambiamenti di stili di vita e le fasi di transizione .
Gli strumenti che verranno proposti hanno l’obiettivo di aiutare il singolo, la famiglia o il gruppo a misurare i propri cambiamenti quotidiani.
Le tre linee guida individuate sono:
Metodologia: quale strumento usano i bilanci per monitorare i loro consumi
Immaginario: i cambiamento degli scenari e degli sfondi dei nostri immaginari di ben-essere.
Dal personale al politico: passare dalle azioni quotidiane individuali e di gruppo alla contaminazione delle istituzioni.
La call for paper è aperta ed è dunque possibile inviare le proposte di intervento per i workshop (abstract di max 600 parole in inglese) entro il 10 aprile2012:
cerchiamo dei bilancisti che svolgono una delle tre linee guida.
La scadenza per presentare la versione integrale degli interventi (papers) sarà il 31 luglio 2012.
Per ogni workshop verranno selezionati 3 contributi (10 minuti ciascuno) a partire dai quali si animerà un confronto.

_Intervista a Serge Latouche___________________________________
Ci troviamo in un periodo di “schizofrenia” sistemica ancora intrappolati dentro i meccanismi di una società capitalista fondata essenzialmente sulla crescita economica (congegnata con l’unico scopo di continuare a produrre all’infinito), assistiamo però impotenti al suo declino. «Non c’è nulla di peggiore di una società della crescita quando la crescita si arresta» spiega in questa intervista l’economista e filosofo francese Serge Latouche. «L’attuale società può funzionare solo sulla logica della crescita infinita. Quando non c’è crescita o questa è molto debole allora è catastrofico», avverte l’economista. Perché il sistema va in panne. E a risentirne principalmente sono i cittadini, l’occupazione, i servizi e l’ambiente. La nostra è una realtà «completamente fagocitata da un’economia che ha come unico scopo quello di crescere all’infinito – ricorda l’autore del recente saggio “Il tempo della decrescita” -. Non si tratta di aumentare la produzione per soddisfare i bisogni ma di far crescere i bisogni per incrementare la produzione e il consumo ». Una trappola che da qualche decennio mostra tutte le sue crepe. Latouche, autore di decine di saggi tra i quali spiega che il meccanismo si è ormai inceppato e l’unica alternativa alla barbarie rimane quella dell’inversione di rotta. Produrre meno e localmente, consumare meno, lavorare meno. Ossia abbandonare lentamente le regole di un vecchio sistema saturo.Dovremmo dunque auspicare il collasso del sistema capitalista?
«Andare sino alla fine di questo sistema è molto pericoloso perché comporterebbe la fine dell’umanità, per via della distruzione ambientale e delle verosimili future catastrofi naturali. Faremmo meglio a cambiarlo prima di arrivare al fondo. O piuttosto a cambiare la logica di un sistema fondato sul predare la natura… È l’unica possibilità reale per soddisfare al medesimo tempo gli interessi contrapposti dei capitalisti e dei lavoratori. Questo vecchio capitalismo ha funzionato abbastanza tra il ‘45 e il ‘75, i 30 anni gloriosi, ed è stata l’apoteosi della società dei consumi. Poi il sistema ha esaurito la sua possibilità di funzionare. La crisi avrebbe dovuto prodursi negli anni ‘70 ma il sistema ha trovato un modo per salvarsi. Ha creato una quantità di crediti modello gigantesca e valutata a 600mila miliardi di dollari. Quindici volte il Pil mondiale. Un milione di miliardi di dollari. Abbiamo raggiunto il benessere indebitandoci. Ma oggi siamo ad un bivio e non è più possibile continuare così: tutti cercano di far ripartire la medesima logica… Ma questa si è esaurita!». Parliamo allora del modello che lei propone, quello della decrescita. Una delle critiche sollevate
è che questo paradigma penalizzerebbe ancora di più l’occupazione.
«Per gli obiettori di crescita, nella misura in cui è escluso il rilancio dell’occupazione attraverso il consumo, una riduzione drastica del tempo di lavoro imposto è una condizione indispensabile per uscire da un modello lavorista di crescita. Allora, la sfida per noi è né austerità, che è di una stupidità assoluta, né rilancio: si tratta di creare occupazione, riducendo gli orari di lavoro, di uscire dall’euro e avere un’economia protezionista. Senza riprendere la logica della crescita infinita… Con una politica protezionista e inflazionista e la svalutazione della moneta – se torniamo ad esserne padroni – per sviluppare l’esportazione dei prodotti, allora si ricrea un tessuto industriale. Sia in Italia che in Francia ci sono molti operai qualificati che potrebbero riprodurre il tessile per esempio, o la meccanica, e tutto quello che ora importiamo dalla Cina e dalla Romania. Gli imprenditori oggi delocalizzano. In questo modo invece ritornerebbero a casa e ricreerebbero nuovi posti di lavoro. Poi, il secondo passo nella politica della decrescita è quello di passare dall’agricoltura produttivista all’agricoltura sostenibile senza concimi chimici, senza pesticidi. Un’agricoltura biologica creerebbe milioni di posti di lavoro».
Lei nei suoi saggi parla molto di ambiente e di rispetto dell’ecosistema.
«Dobbiamo inventare un eco-socialismo, una società di prosperity without growth. Io dico di “abbondanza frugale”. Un sistema basato sull’autolimitazione che è la condizione per l’abbondanza. Produrre, distruggere e consumare all’infinito non ha senso. La globalizzazione ha creato un gioco al massacro su scala globale. Ha permesso ai padroni di abbassare i salari. Ma questo nuovo paradigma che io auspico non ha niente a che vedere con il socialismo reale. È un progetto che funziona a partire dal basso. Bisogna tornare alla politica e all’economia locale, articolare le entità locali. Si tratta di ridare senso al vivere localmente. Siamo tossicodipendenti del consumo e del lavoro. Come i drogati che non hanno la forza di rinunciare alla loro droga».
Da cosa iniziare allora per disintossicarci?
«Possiamo sintetizzare il nostro programma nel circolo virtuoso delle otto R: rivalutare, riconcettualizzare, ristrutturare, ridistribuire, rilocalizzare, ridurre, riutilizzare, riciclare. Inparticolare, produrre a livello locale i prodotti necessari a soddisfare i bisogni della popolazione».
Pensa che l’Unione europea sia una forzatura?
«Certo. Anche questo europeo è un sistema che ci è stato imposto. Ci sono stati dei referendum e il popolo ha sempre detto di no: il patto di stabilità non l’abbiamo votato; è una logica tecnocratica che si è imposta dall’alto. È quella del sistema tedesco, dovuto alla storia particolare della Germania del dopoguerra. Tutto il resto del mondo faceva una politica keynesiana mentre la Germania faceva già una politica neoliberista. Anche Einaudi era un neoliberista ma non è riuscito in Italia. La democrazia cristiana non ha potuto, come in Germania, imporre questa logica: i tedeschi hanno potuto sviluppare un’economia esportatrice ma che non è generalizzabile. Questa logica ha come conseguenza quella di distruggere l’occupazione. La politica della Banca centrale europea è una politica di ortodossia monetaria terribile…

Luca Gaggioli promotore del libro “Prove di Felicità Quotidiana”_ ____________
Carissimi tutti,
ho “spontaneamente” pensato a inviarvi un brevissimi report sugli incontri di presentazione del libro da me tenuti a Palermo e a Milano.
Palermo, 8 marzo 2012: sono stato invitato dalla presidente provinciale del CIF (Centro Italiano Femminile) Santina Plano; l’incontro era molto ben organizato e ha visto la partecipazione, olttre che di rappresentanti delle istituzioni locali (l’incontro si è svolto nel Comune di Montelepre), da numerosi aderenti del CIF della provincia di Palermo e delle province limitrofe (alcune donne avevano fatto anche due ore di viaggio per essere presenti). L’accoglienza è stata caloro
sa, l’incontro è andato molto bene, sono state vendute 20 copie del libro. Credo sia opportuno tenere i contatti per capire se il CIF, che è ramificato in tutta Italia, potrebbe diventare un utile canale di diffusione per l’esperienza dei Bilanci. Il riferimento mail è il seguente: santina.plano@virgilio.it;
Milano, 31 marzo 2012: sono interventuo a presentare il libro nello spazio Terre di mezzo della fiera Fa’ la cosa giusta. Ho passato quasi l’intera giornata alla fiera e vi posso dire che la nostra presentazione è stata la più partecipata che ho visto; tra i presenti solo 3-4 conoscevano già Bilanci di Giustizia; quasi tutti hanno comprato il libro, spero che qualcuno di questi ci dia qualche riscontro anche sul piano dell’impegno al cambiamento. Con me a presentare il libro
Terre di mezzo aveva invitato Ugo Biggeri, che ha contributo toscanamente a rendere l’incontro efficace sul piano comunicativo. Miriam Giovanzana mi ha detto che il libro sta andando bene; quindi, sul piano della diffusione della conoscenza dei Bilanci l’obiettivo può considerarsi raggiunto. Ora si tratta di vedere se ci saranno contatti con la Segreteria e con il sito e se sapremo coltivarli. Appena avremo dei dati sicuri sull’incontro annuale potremmo anche proporre a Terre
di mezzo di mettere una fascetta pubblicitaria dell’incontro sulla copertina del libro.
Da parte mia attendo notizie sull’esito del’incontro dei referenti di sabato scorso per sapere dove convogliare il mio pensiero (visto che a maggio si conclude il mio impegno amministrativo e dovrei avere più tempo e mente più sgombra).

Luca Gaggioli

_Maddalena da Udine__________-____________ ___________________
Cari amici,
voglio raccontarvi una storia, una bella storia.
Lo scorso anno mia figlia Valeria, dopo anni di lavoro in un bar, dopo aver conseguito un master in“Cultura dell’alimentazione e delle tradizioni enogastronomiche” e dopo aver ottenuto la qualifica di cuoca, ha deciso di avviare un’attività in proprio nel campo della ristorazione. Io ho pensato che avrei potuto darle una mano cucinando così, in brevissimo tempo per la verità, tramite un’agenzia abbiamo trovato un bar caffetteria in centro a Udine, con un bel laboratorio di cucina e una saletta per la ristorazione. Abbiamo rilevato l’attività e, dall’inizio di ottobre, abbiamo aperto con tanti
sogni e speranze…
Il nostro locale si caratterizza per l’offerta: l’ambiente è molto personalizzato, vi sono anche libri e riviste da consultare, giochi e libri per bambini, vi si possono trovare i prodotti della bottega del mondo e poi dolci fatti da noi, pranzi veloci a base di cereali e verdure, piatti speciali ogni giorno (gnocchi, crepes, pastasciutta, pizze salate…) sempre comunque con verdure, soprattutto di stagione e, quando possibile, di produzione locale.
I clienti, in prevalenza degli uffici li intorno, hanno subito apprezzato il fatto di poter mangiare cibi freschi, come fatti in casa. La maggior parte dei clienti utilizza i buoni pasto, e questo non ci ha consentito fin’ora di raggiungere un’autosufficienza economica, ma abbiamo in programma di allargare l’offerta con i cibi da asporto, cene con prodotti locali e bio, cene vegetariane, serate a tema, corsi di cucina…
Non per niente il locale si chiama Dolc&Mente caffè, un posto dove si può stare bene, mangiarebene ma anche riflettere.
I primi mesi sono stati terrificanti, con tutte le cose da organizzare, le pratiche burocratiche, i produttori da contattare, c’era sempre qualcosa che mancava, che non funzionava, che si rompeva (e non è che ora sia molto meglio ma almeno ci siamo abituate!). In tutto il parapiglia degli inizi devo dire che diverse persone del nostro gruppo locale di BdG sono state straordinarie: chi in un modo chi nell’altro, secondo la disponibilità, ci hanno sostenuto, hanno fatto pubblicità, vengono a mangiare da noi o semplicemente a prendere un caffè; abbiamo proprio avvertito che non siamo
sole ad affrontare questo percorso, oltretutto in un momento di crisi e confusione generale.
Considerando il fatto che, per vari motivi, da un po’ di tempo gli incontri del gruppo locale si erano ridotti, come pure la partecipazione da parte di alcuni, ci piace pensare che il nostro bar possa essere un punto di aggregazione per il gruppo stesso, per trovare nuovi slanci nella diffusione di idee, riflessioni, buone pratiche bilanciste.
L’esperienza di bilanci di giustizia è stata fondamentale per me, e di riflesso per Valeria, per comprendere come impostare l’attività, per capire cosa valorizzare e cosa scartare in ciò che proponiamo: è come se questa scelta concreta fosse il frutto di un lavoro collettivo di riflessione, di consapevolezza acquisita, di scelte condivise con il nostro gruppo di Udine e con il gruppo nazionale di BilanciPer Natale abbiamo proposto l’acquisto di biscotti attraverso il Gas Furlan. La proposta prevedeva (come si può leggere sull’allegato) l’utilizzo di materie prime locali e bio: farine uova, burro, succo d’uva e poi zucchero di canna, spezie, cioccolato della bottega del mondo, arance bio siciliane acquistate con il gas… C’è stata subito una straordinaria adesione, più di 150 pacchetti, poi altri che si sono aggiunti dai clienti del bar, per i quali il prezzo era un po’ più alto. Laura Piani del nostro gruppo BdG Ud ci ha regalato dei cuori di ceramica di sua produzione per chiudere le confezioni,
così i nostri pacchetti erano veramente bellissimi ed originali.
Il nostro obbiettivo ora è di incrementare sempre più l’offerta di cibi locali e biologici, perché vorremmo contribuire a sviluppare l’economia locale, e poi vorremmo portare avanti delle iniziative sul risparmio energetico e sulla riduzione dei rifiuti, sempre legati alla nostra attività. Abbiamo molta strada da percorrere e ci servirà l’aiuto di tutti voi, gruppo di Udine e nazionale, per andare avanti con i nostri progetti.
Grazie a tutti voi perché so quanto impegno c’è in ognuno nel voler cambiare, quanta idealità e quanta concretezza.
Chi volesse maggiori informazioni sul locale può visitare la pagina facebook
http://www.facebook.com/dolcementecaffe o contattarci all’indirizzo di posta valeriamarin@libero.it o direttamente al locale in via marinelli ,10 Udine 33100 al numero (0432 1791213).
A presto,
Maddalena

 
_Fuorirotta___________________________________________________
Ragazzi,
sono qui ancora una volta a scrivervi.
Non ho più risposto ai vostri commenti sull’ultima nota perchè all’ultimo momento ci sono stati dei cambiamenti…..
1. Il week end cambia le date.
Domenico ha dovuto prolungare il suo soggiorno in africa e non tornerà prima di maggio. Non c’era tempo per trovare un supplente ed io da sola non me la sentivo (ed altre cose che non sto qui a spiegarvi).
Quindi in accordo con la segreteria si è pensato di rimandare. Quasi sicuramente – ma riceverete altre comunicazioni – slitterà tutto all’ultimo week end di maggio o a giugno secondo la vostra disponibilità.
A voi va bene?Potete rispondere su facebook comunicando la vostra disponibilità?
2.Io non ci sarò
Come sapete la prossima doveva essere la mia ultima uscita con voi. A causa dello spostamento, io non potrò esserci. non siamo riusciti a trovare un week end in maggio in cui potessimo esserci sia io che Domenico e purtroppo io per l’ultimo di maggio ho un impegno irrevocabile.Questo significa che purtroppo mi tocca salutarvi così, con una nota scritta.
Non avete idea di quanto questo mi rattristi, perchè mi sarebbe piaciuto vedere le vostre facce ancora Domenico e purtroppo io per l’ultimo di maggio ho un impegno irrevocabile.
Questo significa che purtroppo mi tocca salutarvi così, con una nota scritta.
Non avete idea di quanto questo mi rattristi, perchè mi sarebbe piaciuto vedere le vostre facce ancora Non sarò neanche a Padova o Venezia, quindi, purtroppo non mi riuscirà neanche di fare un salto a salutarvi.
Questo significa che purtroppo mi tocca salutarvi così, con una nota scritta.
Non avete idea di quanto questo mi rattristi, perchè mi sarebbe piaciuto vedere le vostre facce ancora una volta. ma ha più senso che ci sia Domenico che proseguirà con voi il percorso piuttosto che io che non posso più.
Domenico verrà affiancato da un’altra persona che sono sicura sarà validissima.
Mi aspetto da voi che le/gli darete il migliore dei benvenuti.
Ragazzi non voglio tirarla lunga.
ma mi mancherete un sacco!
In questi quasi 3 anni mi sono affezionata a voi e alle nostre “gite”. NON MOLLATE! mi raccomando. Io continuerò a seguire le vostre avventure e se mi sarà possibile magari anche passare a salutare prima o poi.
Ma per il momento per me si conclude qui.
Vi abbraccio forte!!!!!!
Monica

Verso Venezia 2012_________________________________________
La dichiarazione di intenti preparata dal gruppo del bilancio di sostenibilità e approvata dai promotori della conferenza non deve rimanere un insieme di principi teorici ma va applicata in tutti gli ambiti dell’organizzazione dell’evento, bisognerà quindi continuare a monitorare ogni singolo aspetto affinché i criteri di sostenibilità vengano sempre rispettati.
Per quanto riguarda le scadenze organizzative della conferenza, fino al 10 aprile è possibile presentare in sintesi gli interventi che si desiderano proporre all’interno di workshop, focus e come poster. Sono state aperte le iscrizioni alla conferenza, e si cominciano anche a raccogliere le disponibilità delle famiglie di Venezia e dintorni ad ospitare i partecipanti all’evento, per vivere una bella esperienza di “ospitalità diffusa”.

Stiamo lavorando percon voi_ __________________________
Nel mese di marzo abbiamo:
.-Risposto a mail e telefonate
..Preparato la lettera di marzo
….Presentato i Bilanci a Zero Branco (Tv)
……Preparato e effettuato l’incontro Referenti a Bologna
…….Aggiornato il Bilahotel

 

 

_Il bilancio________________ __________________________
Bilancio previsionale pro forma Bilancio Budget
Campagna nazionale

Bilanci di Giustizia                              2011                      2012
Voci di bilancio
Costi
Iscrizione tavolo res                           200,00                   200.00
Spese personale                               8.500,00               8.000,00
spese sede                                           685.77                  685.77
Fotocopie e pc                                     118.00                118.00
Spese telefoniche                                 800.40               800.40
Stampa e spedizione lettere mensili    724.40               200,00
Spese postali

(escluse spedizione lettere mensili)      47,48                 47,48
Cancelleria, abbonamenti,sito              90.75                 90.75
Imposta bollo c/c                                  50,70                50.70
Spese per incontri

referenti e promotori                          484.00            484.00
Spese Pubblicità

(volantini e videocassette)                     0,00                0,00
Totale costi                                     11701.50       11177.10
Entrate
Residuo attivo anno precedente        4828.79        462.29
Contributi bilancisti                          4395.00
Contributi bilancisti

già incassati al 03/034/2012                                  4071.00
Interessi c/c postale e MAG                41.30
Ricavi da incontri                               630.00
incontro annuale                                237.50
piovuti dal cielo dai fiorentini          1290.00

contributi pastorale                            741.20
Totale entrate                                  12163.79       4533.92
Avanzo o disavanzo d’esercizio          462.29     -6643.84

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