Settembre 2002

Settembre 2002

BILANCI DI GIUSTIZIA

LETTERA DI INFORMAZIONE TRA GLI ADERENTI ALLA CAMPAGNA BILANCI DI GIUSTIZIA

N° 70 – SETTEMBRE 2002

PER NON ESSERE COMPLICI

no a questa guerra

Vi sono dei momenti in cui dobbiamo ascoltare profondamente la forza della Verità e dell’Amore che è in noi.

Adesso è il momento.

Ci vogliono convincere che la guerra è uno strumento di ordine mondiale.

È un imbroglio.

Questa guerra ha solo una finalità economica.

Serve all’economia degli Stati Uniti che tentano così di uscire dalla recessione, e vogliono consolidare lo sfruttamento del mondo per mantenere il loro stile di vita e i loro consumi che sono dieci volte superiori a quanto l’ecosistema mondiale può sopportare.

A ruota la Russia avrà il disco verde per attaccare la Georgia. La guerra è quindi lo strumento dei potenti per salvaguardare i loro interessi.

In questo momento per ogni uomo di buona volontà risuona imperiosa e assoluta la voce:”Tu non uccidere”.

Di fronte a qualunque difficoltà, a qualunque prezzo:”Tu non uccidere”.

Quindi diciamo:”No a questa guerra”.

Ma questo è assolutamente insufficiente.

Sappiamo che nel mondo complesso in cui viviamo, siamo inconsapevolmente complici anche di quello che ripudiamo.

Per questo, allenati ad essere critici nei nostri consumi, vogliamo scoprire le complicità in cui possiamo cadere.

Domandiamo a tutti di cercare e segnalare tutte le Aziende che lavorano per la guerra e ne traggono arricchimento.

Segnaliamo le Banche che collaborano con queste Aziende.

A questi centri economici dobbiamo togliere la nostra collaborazione, perché se utilizzo chi collabora con la guerra, collaboro anch’io alla guerra.

Impegnarci in questa azione nonviolenta sicuramente ci richiederà fatica e sacrificio, ma questo prezzo che accettiamo di pagare mostra la nostra decisione di seguire il soffio della Verità e dell’ Amore.

Siamo convinti che ogni gesto di ripudio di questa guerra porterà nel mondo una goccia di speranza, e il coraggio è contagioso!

Diamo comunicazione di tutto ciò che si farà, così i piccoli gesti di molti diventeranno una voce forte.

I Promotori della Campagna Bilanci di Giustizia

In collaborazione con il Centro Nuovo Modello di Sviluppo

e Altreconomia

Con questo testo sabato 15 settembre durante la tappa conclusiva della Carovana della Pace è stata lanciata pubblicamente questa nostra iniziativa contro la guerra. Francuccio Gesuladi e Altreconomia hanno dato il loro pieno appoggio e la loro collaborazione. Siamo tutti invitati a diffondere più largamente possibile questo appello, a dare notizia delle aziende implicate conosciute e ad iniziare fin d’ora il loro boicottaggio.

Nelle prossime lettere e sul sito porteremo a conoscenza di tutti le segnalazioni che saranno inviate in Segreteria.

È possibile inoltre firmare l’appello contro la guerra di Pax Christi (www.paxchristi.it) e di Emergency (www.emergency.it).

Non bisogna dimenticare poi la Campagna Banche Armate (www.banchearmate.it) che bene mette in luce le connessioni che purtoppo esistono tra finanza e armi.

Impressioni dal colle

 Ancora una volta i Bilanci sforano tutte le previsioni! Ci siamo ritrovati in tantissimi ai Cantieri del Colle, ma grazie alla attentissima organizzazione del gruppo di Torino siamo riusciti a vivere tre giorni molto pieni di cose da seguire ma anche con del tempo per intrecciare relazioni.

Anche dal punto di vista finanziario quest’anno il nostro incontro si è concluso positivamente. Il bilancio dettagliato lo comunicheremo a fine anno.

Lasciamo la parola ai contributi veramente entusiasti che ci avete inviato.

Desidero ringraziare tutti i bilancisti per il bel convegno del colle d.Bosco, per l’atmosfera di amicizia che ho vissuto, e per la simpatia che molti mi hanno dimostrata. Un grazie particolare a don Gianni che mi ha coinvolto con molta fraternità e in spirito ecumenico non solo nella celebrazione di sabato sera ma anche in quella più riservata di domenica alla quale ho partecipato con molta gioia, nonostante la sofferenza dello scandalo delle nostra divisione proprio alla mensa del Signore. Sarebbe questo un tema che mi piacerebbe affrontare con qualcuno magari in una sede diversa da questa.

Da questo mese io e mia moglie abbiamo deciso di compilare le schede, anche se il nostro stile di vita è già orientato in questo senso, ma sarà un esercizio buono che vorremmo proporre ad altri nell’astigiano dove non risulta esserci dei bilancisti. Naturalmente chiederemo a qualcuno di voi di supportarci nella fase iniziale.

Un grazie speciale lo devo a mia figlia Francesca che ci ha fatto conoscere questa realtà e ha colto l’occasione del convegno per avvicinarci in modo concreto.

A tutti un affettuoso abbraccio sperando di incontrarvi nuovamente.

Bruno – Asti

 Innanzitutto vorrei chiedere scusa a tutti per quello che sto per scrivere. Sono infatti preda di un “delirio di onnipotenza post incontro annuale bilancista”. Voglio buttare giù alcune mie impressioni anche per coloro che (e mi spiace molto per loro!) non sono potuti salire al colle nello scorso fine settimana. Le prime righe sono per la doverosa riconoscenza verso tutto il gruppo organizzatore che, come sa chi ha già organizzato qualcosa di simile, si massacra nell’organizzazione con una intensità proporzionale all’avvicinarsi dell’evento. A volte succede pure di mettere a repentaglio il menage familiare :-))) ! Insomma, bravi: per l’impegno, per l’organizzazione, per il luogo scelto ed anche per la ricchezza e la diversità delle proposte. Grazie di cuore! E il programma???? Onestamente, l’idea che mi ero fatto prima di partire era di un qualcosa di carino, interessante, forse un po’ sottotono, ma non mi aspettavo proprio….di riuscire a conoscere e parlare con tante persone (anche se già oggi faccio confusione tra qualche volto e qualche nome) belle e con idee e domande profonde. Durante gli altri incontri nazionali rimaneva la bella sensazione di  essere in tanti a condividere gli stessi ideali; stavolta ho respirato la gioia di esserci, di poter condividere esperienze e saperi, del  piacere dello stare insieme: più che un cantiere, mi sembrava una fabbrica di benessere! Forse la formula dei tre giorni è davvero adatta (chissà cosa succederebbe se ci fosse un “reparto speciale” votato al martirio che organizzasse una settimana in qualche amena località alpina…) perché ci permette di parlare, scambiare impressioni, anche quando facciamo la fila per mangiare… inoltre lo scambio dei saperi è stato davvero bello, anche se mi rimane la sensazione di averne perso qualcun altro di interessante… … bella l’idea dei balli insieme, bella quella dello spettacolo per i bambini…Interessante anche il lavoro della mattina della domenica, quando ho potuto vedere quanti eravamo (tanti!!!) e sentito anche cose interessanti da Terreri e, soprattutto, dalle domande e dalle riflessioni degli intervenuti. Mi auguro che chi dei “docenti” ha preparato qualcosa di scritto (oppure ha intenzione di farlo) lo metta a disposizione di tutti (nel  gruppo di azione politica Luca Gaggioli ne ha preparato uno molto  interessante). In questo fine settimana mi sono proprio sentito ricco! grazie a tutti

Patrizio – Firenze

 Come spesso mi accade condivido in pieno le considerazioni di Patrizio, aggiungerei forse che è stata molto bella anche la celebrazione dell’acqua e avere intorno così tanti e tali bambini!  grazie a tutti

Antonella – Trento

 Ma Grazie a te, Bruno (grazie a te di esserci, con la ricchezza della tua Chiesa!), e a queste splendide persone che, con tanti, qua e là.. e anche lì, fanno più bello questo mondo. Dio si supera nelle ‘profezie’ di cui fa dono al mondo. Per creare modi altri di costruire una società, che tale sia per tutti.  […] A ciascuno di Voi e alle vostre famiglie dedicherò, anche a voi, l’imminente apertura della nostra www.BottegadelSole.net, a Iglesias, nella provincia di Cagliari.  Con tutto il cuore.

Marco – Cagliari

 Anch’io sono molto contenta di aver partecipato con il mio compagno, la mia cagnetta (ovviamente bilancista accanita) ed il gruppo di amici di Padova. Ringrazio tutti gli organizzatori che ci hanno permesso di goderci questa “tre giorni” di benessere, con l’impegno che la prossima volta dovete farci lavorare tutti!! E’ stato entusiasmante poter sentire di condividere questa scelta, talvolta faticosa ed incomprensibile ai più, con altre persone così diverse per esperienze e stili di vita. Spero di riuscire a mantenere questa carica ideale per tanto, tanto tempo ancora. Un abbraccio

Roberta, Marzio e Fochi – Padova

 Carissimi tutti, sento anch’io il bisogno di comunicarvi quello che i giorni al colle hanno lasciato dentro di me….  Vi confesso che sono arrivato al colle con le batterie abbastanza scariche riguardo alla nostra campagna, avevo l’impressione che fossimo in una fase di stanca dove si procedesse grazie ad un volano già avviato da tempo, più che sulla base di un reale ed aggiornato progetto di giustizia in grado di produrre risultati concreti e tangibili sia personali che collettivi; finendo, almeno nel mio caso, con l’alimentare il rischio dell’affrancamento individuale. Poi, appena arrivato al colle ho avvertito subito la sensazione che avevo già provato all’incontro annuale di due anni fa’, (l’anno scorso non sono riuscito a venire) e che secondo me è stata sintetizzata bene del maestro di danze popolari quando, verso la fine della serata e con un evidente fiatone, ha esclamato: “Non ho mai incontrato un gruppo così, si sente che c’è un’altra energia….” Esatto, c’era un’altra energia!  Non mi spiego altrimenti come sarebbe stato possibile, ad esempio, assistere nel laboratorio di spiritualità ad uno scambio di esperienze, tra persone che non si erano mai incontrate prima,così intimo e appassionato da far venire i brividi anche a tre giorni di distanza; oppure come sarebbe stato possibile per gli amici di Torino mantenere la serenità dal primo all’ultimo giorno nonostante il grande sforzo organizzativo compiuto; oppure che origine dare alla voglia di tutti di partecipare attivamente e con spirito costruttivo a tutte le attività serie e/o ludiche in programma; oppure come spiegare la saggezza e il tatto delle due guide spirituali.  Tornando a casa mi viene da proporre l’apertura di una discussione sull’opportunità o meno di riverificare tutti gli strumenti di cui disponiamo (schede, gruppi locali, referenti, promotori, lettera mensile, mailing list, sito, rapporti con altre associazioni) in modo da essere certi che siano realmente in grado di recepire l’energia che circolava la colle dando nuovo slancio alla campagna. Cosa ne dite??  Un caro saluto a tutti

Maurizio – Bologna

Grazie a tutti per la boccata di ossigeno del Colle!

Ilaria

 ehm, dopo il messaggio di esaltazione post-incontro, vorrei fare una piccola critica costruttiva: per evitare che la risistemazione e il riassetto dei luoghi utilizzati per l’incontro nazionale si trasformino in un massacro per gli organizzatori costretti a pulire, rimettere a posto, eccetera, proporrei di mettere nel programma del prossimo anno anche un “laboratorio” di pulizie condivise. so bene che alla fine siamo tutti stanchi, molti hanno bambini piccoli, molti devono fare viaggi impegnativi, alcuni tutte e tre la cose… però in spirito bilancista mi sembra corretto anche evitare di dare il  colpo definitivo agli organizzatori facendogli rimettere a posto e  pulire da soli… altrimenti rischiamo che non ne organizzino più :-)))).

ciao a tutti

Patrizio – Firenze

Carissimi, vorrei ringraziare, a nome del gruppo di Torino, tutti coloro che hanno espresso parole di riconoscenza e di felicità sull’esperienza del Colle. Il nostro pensiero va innanzitutto a don Gianni e alla Segreteria di Venezia, a coloro che hanno organizzato gli stands e i giochi del venerdì e i laboratori del sabato, a chi si è reso disponibile per offrirci degli spunti di riflessione la domenica. Mi fa piacere ricordare in modo particolare don Egidio e i suoi splendidi collaboratori salesiani, sempre disponibili, che ci hanno supportato e hanno risolto tutti i problemi logistici che man mano si sono presentati. Un ringraziamento particolare al gruppo delle danze (…l’hanno notata la nostra energia!), al Gufo Buffo, ai babysitter, alla Tavola di Babele…tutti infatti hanno contribuito a quella che, a quanto risulta almeno dalle prime impressioni, sembra essere una “buona riuscita” dell’incontro annuale. Ma l’abbraccio più grande va a tutte le persone (bilancisti o semplicemente simpatizzanti) che sono accorse al Colle (411!!!): leggere frasi tipo “ho respirato la gioia di esserci, il piacere di stare insieme, non mi aspettavo di poter parlare con tante persone…” ci fanno capire che quando qualche mese fa a Bologna, come referenti dei gruppi locali, decidemmo quale taglio dare all’incontro annuale, centrammo decisamente il bersaglio (e la cosa ci riempie di gioia). Certo, scegliere due laboratori ha significato anche rinunciare agli altri, ma se l’esperienza è piaciuta non è detto che non si possa ripetere…in un’altra regione però! E grazie anche a tutti coloro che continueranno a scrivere le loro impressioni (positive o negative che siano) che ci permetteranno di continuare a camminare insieme e ci sproneranno a mettere sempre al centro dei nostri valori la giustizia. Arrivederci a presto

Alberto – Torino

Rapporto 2001

 Ai Cantieri del Colle don Bosco è uscito il nuovo rapporto annuale 2001. Quest’anno è stato stampato dalla EMI e oltre al rapporto contiene anche i Dossier che sono presenti sul sito. Ringraziamo per aver portato a buon fine anche questa fatica, contribuendo ognuno in forma diversa: Gianni Fazzini,  Marco Cigolotti, Antonella Valer, Francesco Marchetti, Samuela (?), Angelo Miramonti, Licia Bressan, Patrizio Suppa, Andrea Saroldi, Lucio De Conti, Luca Cremonini, Laura Mosconi, Lucia Ronconi, Nadia Amaroli, Stefano Minello e Valeria Donadoni

Chi già non ha acquistato il rapporto può richiedere una (o più!) copie in Segreteria, inoltre a Bologna all’incontro referenti ci saranno a disposizione le copie del rapporto a 3 euro l’uno. Approfittatene per acquistare le copie che vi servono!

 incontro referenti

Sabato 12 ottobre 2002 a Bologna

Dalle ore 10   alle  16.30   presso le Suore Salesiane- via Jacopo della Quercia 5 (100 metri dopo l’Istituto Salesiano) – tel. 051-356977

Ordine del giorno:

  • I bilancisti di fronte alla proposta della guerra come strumento di ordine mondiale
  • Partendo dagli spunti del Colle raccogliamo idee e suggerimenti per impostare il nuovo tema annuale

PAUSA PRANZO con condivisione di leccornie

  • Presentazione e commento del nuovo rapporto annuale
  • Verifica degli strumenti che usiamo secondo la proposta di Maurizio Barattini (vedere il suo contributo nelle “Impressioni dal Colle”).

 Agenda

Anche se manca ancora più di un mese vogliamo ricordarvi l’appuntamento con la giornata del non acquisto alla fine di novembre. Cominciamo a raccogliere le idee su come realizzarla al meglio.

BILANCI DI GIUSTIZIA – mensile.

Proprietario-editore: coop.Mag-Venezia v.Trieste 82/c – 30175 Marghera (VE)

Dir.resp.: Andrea Semplici

Redazione: c/o Mag-Venezia

Stampato in proprio e pubblicato in Marghera 15 settembre ’02

Autorizzazione del tribunale di Venezia n°1417 del 5-4-02

Sped. In A.P. art.2 comma 20 lett.c legge 662/96 filiale di Venezia

 Ci sarà una volta

L’iniziativa “Ci sarà una volta” è un invito del gruppo

BdG di Torino a tutti i bilancisti che con estro e fantasia vogliano cimentarsi

a scrivere fiabe per bambini.

Le fiabe nascono dal cuore, senza ricette né morali premeditate, ma lo spirito,

i valori, lo stile di vita di chi le scrive sicuramente traspaiono, concorrendo, meglio

di tante spiegazioni, a trasmettere ai nostri piccoli quello in cui crediamo.

Potranno circolare tramite la lettera mensile, occupandone uno spazio riservato ai bimbi, che avranno così anch’essi un buon motivo per attenderne l’arrivo e sentirsi collegati alla rete di famiglie BdG.

…In futuro, se il materiale sarà buono ed abbondante, chissà, si potrebbe pensare di pubblicarlo per farne tesoro da condividere anche all’esterno della campagna.

Facciamo scrivere dunque il “matitone” simbolo dei Bilanci di Giustizia: avanti, tutti all’opera!!!

Come primo messaggio beneaugurale per iniziare questo angolo dedicato ai bambini abbiamo scelto la notizia della nascita di Francesco Meregalli, nuovissimo bilancista di Lecco.

La vela si è alzata lentamente

sospinta da un respiro leggero e silenzioso.

Quando il mare si è fatto burrascoso

un ultimo soffio l’ha trasformata in astronave

abitata da un dio bambino

in cerca di ospitalità e amore.

Carissimi, lo avrete capito, potete chiamarmi bibabbo, condizione da nababbo di chi per due volte è diventato babbo.

Dall’astronave Lara è uscito un gesubambino che si chiama Francesco, secondo le precise indicazioni del fratello (ora maggiore) Elia.

Ha il visino di un piccolo Yoda ed è bellissimo.

Il parto in acqua è stato rapidissimo, la mamma sta bene ed è straordinariamente rilassata rispetto alla precedente esperienza.

Francesco è nato nella notte, a mio parere il momento migliore per venire a questo mondo, non so se sia consapevole della gabbia di matti in cui è arrivato, ma so che è una gioia indicibile tenerlo in braccio.

Quando nacque Elia scoprii che il futuro sostenibile aveva una faccia ben precisa, la sua, ora l’orizzonte da singolare si è fatto plurale. Insieme alla notizia, vi mando un abbraccio perché siete fra le persone che fanno bello il mondo e perché siete dentro di me, avendomi dato tanto. Nei primi baci che ho dato a Francesco, c’eravate anche voi sulle mie labbra. Ciao a tutti.

Roberto e Lara, Elia e Francesco.

KARIM HA UN SOGNO

Karim sognava spesso di andare a scuola. Quando era piccolo e si attaccava per timidezza alle gonne della mamma, guardava suo fratello ed i suoi amici che si radunavano per raggiungere il villaggio vicino dove c’era ad attenderli il maestro per la lezione. Avrebbe voluto essere uno di loro: no, non ci sarebbe andato, da solo, senza la mamma, così piccino, solo avrebbe voluto avere la loro età ed essere così spavaldo da affrontare ogni mattina quell’avventura. Quando tornava a casa, Rahim, suo fratello, raccontava ridendo di quel che era successo per strada, oppure, facendosi serio, con aria saccente spiegava quel che aveva imparato, cose nuove persino per la mamma ed il papà, che a scuola erano andati poco.

Man mano che Karim cresceva in altezza, aumentava anche la sua impazienza di arrivare al gran giorno: il suo primo giorno di scuola. Ormai mancava poco; trascorsa l’estate, alla ripresa delle lezioni, il sogno si sarebbe avverato.

Le cose però si erano andate complicando: da alcuni giorni c’era un gran movimento dentro e fuori le case del villaggio. Karim aveva visto la mamma piangere di nascosto metre raccoglieva le cose di famiglia in alcune scatole. Il papà confabulava spesso con altri uomini del villaggio. Rahim, che aveva undici anni, una mattina lo salutò: gli spiegarono che partiva con la zia ed i cugini per raggiungere il confine, perchè i signori della guerra stavano arrivando e c’era il rischio che i bambini più grandicelli venissero coinvolti. Una notte anche il papà andò a salutarlo: lo svegliò mentre dormiva, gli diede un bacio e gli disse “Ci vedremo presto!”

Il mattino successivo Karim domandò alla mamma: “Mamma, chi sono, da dove vengono i signori della guerra, quelli che hanno portato via papà e Rahim?” La mamma sospirò, ci pensò su un momento, poi rispose:

“I signori della guerra sono uomini tristi che arrivano da un paese molto buio, dove non c’è luce, e dove non c’è luce non ci sono neppure i colori. Perciò conoscono solo il grigio delle canne dei fucili, delle mitragliatrici, delle carlinghe degli aerei che sganciano i missili, della cenere che resta dopo il loro passaggio. Non conoscono l’azzurro del mare, il verde dei prati, il celeste del cielo, il blu della notte, il rosa del tramonto …

I signori della guerra vengono da un paese dove non si sentono i suoni perchè li sovrasta il boato delle esplosioni. Non hanno mai udito il cinguettio degli uccelli, la risata argentina dei bimbi, la ninna nanna di una mamma che addormenta il suo piccino, il ticchettio della pioggia …

I signori della guerra vengono da un paese dove il sole non riscalda e la brezza non spira, sono sferzati dal vento gelido mosso dalle pale degli elicotteri e dalla tempesta che arriva da un cielo che si ribella a tanto tormento.

I signori della guerra afferrano solo le fredde impugnature delle loro armi, non conoscono la carezza del pelo morbido di un pulcino, il velluto di un petalo di rosa.

I signori della guerra vengono da un paese senza speranza e senza futuro: essi seminano dolore, che uccide la speranza e producono morte e devastazione, che annientano il futuro.

Ma noi abbiamo il dono di godere dei colori, dei suoni, dei rumori, del calore, del tepore, delle carezze e della speranza nel futuro, e, armati di queste ricchezze, li conquisteremo all’amore e la guerra finirà:”

Seguì un lungo silenzio, Karim si arricciolò un ciuffo di capelli, poi domandò: “Con l’arrivo dell’autunno comincerò anch’io la scuola, vero?” La mamma lo strinse forte al petto e rispose: “Forse dovrai aspettare ancora un po’.” Allora Karim si rattristò pensando a Rahim che, nel campo che doveva raggiungere oltre il confine probabilmente avrebbe avuto la possibilità di andare a scuola. Subito però si pentì di quel peccato d’invidia: povero Rahim, non aveva la sua fortuna, di poter coltivare il suo sogno accoccolato nell’abbraccio caldo della mamma!

Ma poi si immaginò che un giorno, era sicuro, non troppo lontano, lui, Rahim ed i loro amici sarebbero andati insieme dal mestro, nella scuola del villaggio vicino, e allora avrebbe potuto raccontare con orgoglio a mamma e papà quel che era successo per strada e quel che aveva imparato durante la lezione …

E una carezza della mamma lo consolò: in fondo fino a quel giorno avrebbe potuto permettersi di rimanere ancora il suo piccolo tesoro!

Laura – Torino

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