Febbraio 2006

Febbraio 2006

BILANCI DI GIUSTIZIA
LETTERA DI INFORMAZIONE TRA GLI ADERENTI ALLA CAMPAGNA
N° 105 – FEBBRAIO 2006

COMPROMESSI PER LA CRESCITA?

Leggo di Unipol penso al commercio equo, alla finanza etica e a tutte le altre iniziative di economia alternativa. Un’idea mi tormenta: “Ecco cosa può succedere alle migliori iniziative se perdono l’anima e si lasciano vincere dalla tentazione del potere”. Davanti agli occhi non ho solo la fine miserabile di gran parte del movimento cooperativistico, ma di esperienze ben più gloriose che hanno rappresentato la speranza per milioni di persone. Penso al socialismo morto di nome e di fatto. Penso alla Chiesa, salda nella struttura, ma svilita nei contenuti.
L’affare Unipol presenta due aspetti che vanno tenuti distinti. Il primo di carattere penale, a carico di Consorte, che secondo l’accusa cercava di arricchirsi attraverso torbide operazioni di Borsa e ruberie, in combutta con Fiorani, Ricucci e altri degni compari. Il secondo di carattere politico, a carico di D’Alema, Fassino e molti altri dirigenti della sinistra, convinti che le cooperative devono appendere al chiodo la giacca della solidarietà per indossare quella del business più spinto. La disonestà di Consorte non mi scandalizza perché nelle migliori famiglie possono capitare dirigenti farabutti che prima o poi sono scoperti. Invece mi preoccupa la disinvoltura con la quale i Ds e il mondo delle cooperative hanno abbracciato il mercato. Una svolta che avrà ripercussioni sociali e ambientali, locali e mondiali, per decenni a venire. La trasformazione dei Ds è un fenomeno complesso riconducibile alla caduta del socialismo reale, all’imborghesimento della classe dirigente, ai calcoli elettorali. Ma la metamorfosi può coinvolgere anche noi dell’economia solidale, addirittura per troppo attaccamento alle nostre iniziative. La voglia di crescere è la ragione più frequente che ci spinge ad abbandonare l’inflessibilità dei nostri principi.
Ogni realtà conosce i propri compromessi. Le associazioni di solidarietà accettano i soldi delle imprese pensando ai bisogni dei loro assistiti. Le riviste alternative accettano la pubblicità per fare quadrate i bilanci. Le botteghe del mondo si inseriscono nella corrente del consumismo natalizio per vendere. Le cooperative di importazione si alleano con i supermercati, non sempre virtuosi, per ampliare gli sbocchi di mercato. La finanza etica istituisce fondi di investimento, comprendenti anche titoli di multinazionali, per attrarre qualche risparmiatore in più. Per la voglia di crescere Unipol ha messo gli occhi su BNL, banca di pessima reputazione, e si è infilata in un letamaio fatto di intrighi, opacità, connivenze. Forse per la stessa ragione, il commercio equo inglese ha commesso un atto stupido e suicida, annoverando Nestlé fra le imprese che praticano fair trade.
Non sono contro la crescita delle nostre iniziative. Al contrario voglio che conquistino il mondo. Ma non mi interessano come tali. Mi interessano solo come strumenti di cambiamento. Non mi interessa che il palazzo di Banca Etica diventi più alto o che il fatturato del commercio equo si moltiplichi. Mi interessa che si affermi un altro modo di fare economia ispirato a diritti, equità, solidarietà, sostenibilità. Per questo la nostra stella polare non può essere la crescita, ma la coerenza. In questa prospettiva qualsiasi strategia può essere presa in considerazione, ma deve essere valutata non in base ai numeri, ma ai risvolti educativi, sociali, politici. Perseguendo la coerenza può anche arrivare la crescita, ma guai se per la crescita svendessimo i nostri valori. In tal caso saremmo solo dei grandi sconfitti.

Francuccio Gesualdi
(Altreconomia di Febbraio 2006)

BILAPRIDE 2005

Per il Bilapride 2005 finora abbiamo raccolto 6486 euro, questi contributi ci sono arrivati da circa 110 nuclei famigliari, ringraziamo tutti quelli che hanno contribuito.
Le necessità della Segreteria sono però di circa 12000 euro, siamo quindi ancora lontani da questa cifra, però come Campagna pensiamo di poter contare su più di 110 famiglie aderenti!!
Se pensiamo che sia utile e giusto mantenere la nostra Campagna c’è bisogno del contributo di tutti!!!

INCONTRO REFERENTI e PROMOTORI DEL 4 FEBBRAIO 2006

All’incontro erano presenti: Luigi di Trento, Fausto di Brescia, Eugenio e Teresa di Como, Angelo di Firenze, Flora di Quarrata, Gianmarco e Graziella della Val d’Illasi, Lucina di Pordenone, Luciano di Cesenatico, Guido di Cremona, Mirco di Oleggio, Roberto e Giovanna di Bergamo, Ilaria di Faenza, Pierstefano di Roma, Valentina di Ostia, Giuseppe di Villasanta, Giuseppina e Luca di Bologna, Maddalena di Udine, Anna Paola di Legnano, Giancarlo e Daniela di Verona(1), Erica e Emanuele di Verona(3), Dalma di Torino, d. Gianni e Caterina.

All’ultimo incontro Referenti avevamo posto come prioritario il “capire dove vuole andare la Campagna.”
Per questo abbiamo pensato interessante partire da questi punti:
revisione delle modalità degli incontri dei Gruppi Locali per dirci quanto in essi è possibile maturare motivazioni profonde
riflessione sui fondamenti del senso di giustizia, con collegamenti all’ecosofia, possibile/probabile tema del prossimo Incontro Annuale

Alla luce di queste riflessioni l’Agenda del nostro Incontro è stata:

  • Cominciamo a capire dove vogliono andare i Bilanci partendo dal presupposto che “raccontandoci riusciamo a fare un cammino“. Analizziamo se e come questo avviene nei nostri incontri di Gruppo Locale e come avvengono le esperienze di narrazione del cammino delle singole famiglie.
  • presentazione dell’Ecosofia: sentiamo queste cose importanti? Ci sembrano illuminanti? Siamo d’accordo di metterlo come tema dell’Incontro Annuale?

Per affrontare il primo punto abbiamo provato a confezionare la “Torta dei nostri incontri” descrivendo gli ingredienti che la compongono.
Come era già emerso nel questionario ai Gruppi compilato l’anno scorso (vedi Lettere di Febbraio-Marzo e Aprile 2005) una bella fetta dell’incontro è riservata alla Convivialità, una fetta a parlare di temi specifici o legati alla Campagna o locali, una fetta a confrontarsi sul Bilancio mensile e un’ultima fetta a temi del GAS e acquisti collettivi.
Un gruppo vede i Bilanci soprattutto come uno strumento per fare pressione politica e i temi fondamentali vengono approfonditi in altri ambiti. Ma quando ci raccontiamo cosa stiamo vivendo?
Rispetto ai bilanci mensili le cose su cui maggiormente ci confrontiamo riguardano cosa inserire nell’usuale e nello spostato.
Qualche gruppo porta anche il confronto sullo stile di vita.
Un gruppo inizia l’incontro raccontandosi cosa a loro è successo e cosa è stato fatto nell’ultimo mese.
Un solo gruppo proprio nell’ultimo incontro ha affrontato le motivazioni che ci hanno portato al consumo critico.
A questo punto c’è una provocazione di Gianni: da cosa troviamo l’energia nei Bilanci? Nel nostro metterci in gioco, nell’esporci nel gruppo?
Giuseppe e Dalma, che partecipano ai gruppi di condivisione di ACF, ci sottolineano che l’ascolto non replicante (cioè nessuno si aggancia o commenta direttamente il discorso di un altro) nasce dal porre al primo posto l’accoglienza, la volontà di non giudicare gli altri. Questo azzera molti dei rapporti di potere che nella nostra società si basano sulla capacità dialettica.
Nelle riunioni dei condomini solidali, prima di cominciare le attività e le discussioni si inizia dicendo ognuno come si sente in quel momento, questo abbassa molto il livello delle tensioni che uno sente e consente di confrontarsi con più serenità.
Questo clima di accoglienza permette a volte di far dire nel gruppo di condivisione cose che magari non si dicono all’interno della famiglia e della stessa coppia.
Nei nostri Gruppi c’è una difficoltà nell’accoglienza. Più facile è il mutuo aiuto reciproco, se ci sono problemi simili. La comunicazione profonda spesso non c’è; di solito non se ne sente l’esigenza.
Accoglienza, disponibilità e aiuto sono legati. Nei Gruppi si lavora sul concreto, e il cammino sulla concretezza da’ per scontato una condivisione delle motivazioni profonde. Forse c’è la paura di condividere, anche per lo sconcerto che può derivare.
La situazione dei vari gruppi è, ovviamente, molto diversa. Il ruolo del referente è importante deve reggere le fila e a volte il Gruppo delega. Questo porta ad affrontare con più difficoltà alcuni temi: parlare di soldi nel gruppo è un problema, per esempio per il rimborso viaggi del Referente o per il Bilapride. Il primo passo per parlarsi sinceramente è entrare in empatia con l’altro.
Si deve condividere anche la debolezza, si deve entrare in comunicazione con l’altro, spogliarsi delle nostre certezze. La dimensione pratica è importante, certe cose non si comunicano a voce.

Ecosofia e Incontro Annuale

Uno dei punti centrali del pensiero di Raimond Panikkar è di comporre la diversità nell’armonia, fare in modo che cose diverse siano non una contro l’altra ma una ricchezza per l’altra.
Può questo tema portare un contributo ai Bilanci? E come poterlo inserire nell’Incontro Annuale?
Su questo ci siamo confrontati con i Referenti.
Una prima domanda che è sorta è sul senso generale dell’Incontro Annuale, il tema dell’ecosofia in relazione alle motivazioni che ci spingono a partecipare ai Bilanci porta ad un lavoro interno alla Campagna, molto diverso dai temi proposti nei due Incontri Annuali precedenti.
C’è l’esigenza di mantenere l’attenzione all’aspetto politico.
C’è un po’ la paura di appesantire questo momento con troppe riflessioni che ci portino solo a parlarci addosso, o dandogli un taglio seminariale non adatto all’Incontro Annuale.
A parte queste perplessità il tema pare interessante, c’è una esigenza di tornare a noi e di prenderci un tempo di riflessione fuori dai ritmi serrati, perché tirare fuori le motivazioni e ascoltare quelle degli altri arricchisce. Dobbiamo porre attenzione che il tema non sia calato dall’altro, ma che coinvolga una riflessione interna, accordandogli lo spazio che serve, in modo che dia veramente la possibilità di incontrare gli altri.
È stato anche sottolineato l’importanza di non perdere di vista gli aspetti pratici conservando lo spazio dei laboratori.

I punti importanti per l’Incontro Annuale che abbiamo tratto dalla riflessione sono:

  • ripensiamo ai valori che ci spingono
  • diamo spazio all’accoglienza, alla conoscenza e allo scambio
  • approfondiamo il tema ecosofia
  • non perdiamo di vista l’aspetto politico.

ATTENZIONE
Nel calendario inviato c’era una data sbagliata
il prossimo
INCONTRO REFERENTI
è fissato per
8 aprile

CONSUMI ENERGETICI con GIUSTIZIA
Risultati censimento edifici anno 2004

Eccovi la presentazione dei dati del Censimento Energetico degli edifici fatta da Rossano del Gruppo Energia all’Incontro Annuale.
In questa presentazioni non possiamo includere i grafici, che invece troverete sulla versione che apparirà sul sito, con gli altri documenti del gruppo Energia.
Finalmente possiamo raccogliere i dati che i bilancisti ci hanno inviato per redigere un riassunto finale e trarre alcune conclusioni.
Abbiamo raccolto 42 schede, non molte, ma sicuramente rappresentano un campione vario e sufficientemente indicativo.
Dal Diagramma dei Consumi, rapportati alla superficie riscaldata dell’abitazione, possiamo notare che i bilancisti consumano mediamente 99.1 KWh/m<sup>2 </sup>. Questo dato è importante in quanto, se rapportato ai 200 KWh/m<sup>2</sup> della media nazionale, dimostra l’attenzione e la sensibilità ambientale dei bilancisti.
Possiamo definirla ”una prova pratica” che dimostra la possibilità di riscaldarci con sobrietà, risparmiando una preziosa risorsa limitata.
La tipologia dei combustibili utilizzati è evidenziata dal Tipo di Combustibile Utilizzato che vede un diffuso uso di metano (63 %), seguito da un uso combinato di legna e metano (19 %) e da legna e GPL (7 %). Alcuni bilancisti affidano il riscaldamento della propria casa alla sola legna (5%) e infine a pari merito ( 2%) troviamo GPL, gasolio e teleriscaldamento.
Tra tutti i combustibili fossili il metano è quello che presenta un minore impatto ambientale in quanto, a parità di energia sviluppata dalla combustione, genera una minor peso di CO<sub>2</sub>; la ben nota anidride carbonica, più volte menzionata come uno tra i gas responsabili dell’effetto serra.
Dal cartellone riassuntivo vediamo che mediamente ogni bilanciata scarica in atmosfera qualcosa come 2785.2 Kg di CO<sub>2</sub> in un anno, sono 2.78 tonnellate…nonostante la nostra attenzione. Chi usa la sola legna non produce CO<sub>2</sub> poiché si considera che quanto è prodotto sia uguale a quanto l’albero ha sottratto durante la sua crescita prima di essere tagliato e quindi il bilancio medio si può considerare nullo.
Il valore medio di consumo di 99.1 KWh/m<sup>2</sup> ci posiziona molto vicini al valore di consumo di 70 KWh/m<sup>2</sup> fissato dal regolamento edilizio tedesco per tutte le case di nuova costruzione.
Questi risultati sono raggiunti adottando particolari tecniche di isolamento, caldaie ad alto rendimento, etc.
Dalla tabella che raccoglie i consumi dei bilancisti è possibile vedere che il consumo specifico varia da un massimo di 330.9 KWh/m<sup>2</sup> fino ad un minimo di 28.3 KWh/m<sup>2</sup> ( come faccia questo bilanciata a consumare così poco non lo sappiamo).
Dall’osservazione dei consumi dell’abitazione emerge un’altra utilità. Ciascuno di noi, utilizzando la tabella di calcolo messa a punto dal Gruppo Energia e scaricabile dal sito, può capire se la propria abitazione è “energivora” oppure no.
In caso affermativo un bilancista sobrio si chiederebbe che tipo di intervento attuare per ridurre i consumi e rientrare nei valori medi, quanto potrebbe costare e in quanti anni recupera l’investimento.
L’aiuto può essere ricercato tra le schede del censimento di interventi effettuati.

SCHEDA MENSILE
INSERIMENTO AUTOMATICO

Siamo felici di annunciarvi che abbiamo inserito la prima scheda di bilancio mensile di Gennaio 2006 automaticamente… e funziona!!!!
Invitiamo quindi tutti i bilancisti compilatori che inviano la scheda via mail a scaricare la versione adatta all’inserimento automatico dal sito, Marco ha predisposto un comodo collegamento sulla nostra prima pagina (nella colonna a destra) per scaricare direttamente il file.
La scheda è semplicemente un foglio excel in cui inserire i dati del “fronte” e “retro” della scheda di bilancio mensile, le accortezze da usare sono: compilare sempre l’intestazione del nucleo famigliare con tutti i dati, scrivere in maiuscolo, nella tabella ospitalità indicare un solo numero per cella, inserire il numero di volte che si fa autoproduzione.
Questa scheda è per noi un grande aiuto, usatela e ci farete felici!!!!

MA QUANTA SETE ABBIAMO

Ma quanta sete abbiamo tutti
di acqua limpida e azzurra,
senza più schiume e nè fosfati
che posson berla anche i neonati.

Acqua che scorri senza pace,
la tua angoscia più non tace,
vuoi ritornare trasparente
come un tempo in quel torrente.

E’ stata dura far capire
che senza acqua non si vive,
è un bene grande e prezioso
che diventa sempre più costoso.

Staremo quindi tutti attenti
A non usarla inutilmente,
è una risorsa da salvare

e non di certo da sprecare.

Questo consiglio noi seguiamo
Quando i denti ci laviamo:
quella necessaria useremo
e per più tempo poi ne avremo.

Acqua salata o acqua dolce
Acqua di mare o di fiume,
acqua che scendi giù dal cielo
acqua che nutri il mondo intero

I bambini della classe IV A della scuola elementare di via Torino – Quarrata

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