Dicembre 2004

Dicembre 2004

BILANCI DI GIUSTIZIA

 

LETTERA DI INFORMAZIONE TRA GLI ADERENTI ALLA CAMPAGNA

 

N° 95 – DICEMBRE 2004

 

 

BUY NOTHING CHRISTMAS

 

Quando vi ho detto di comprare

tutta quella roba

per festeggiare il mio compleanno?

 

www.buynothingchristmas.org

 

E’ appena passata la Giornata del Non Acquisto e alcune organizzazioni, tra cui gli attivisti di Adbuster, hanno lanciato questa nuova proposta del Natale Senza Acquisti.

Cominciamo a rifletterci su e confrontiamoci anche con un brano tratto dal libro Lire 26.900 di Fredèric Beigbeder. E’ un inquietante presentazione dei pensieri di un pubblicitario, che ci stimola più che mai ad interrogarci sui nostri consumi.

 

“Mi chiamo Octave e mi vesto da APC. Sono un pubblicitario: ebbene sì, inquino l’universo. Io sono quello che vi vende tutta quella merda. Quello che vi fa sognare cose che non avrete mai. Cielo sempre blu, ragazze sempre belle, una felicità perfetta, ritoccata in photoshop. Immagini leccate, musiche nel vento. Quando, a forza di risparmi, voi riuscite a pagarvi l’auto dei vostri sogni, quella che ho lanciato nella mia ultima campagna, io l’avrò già fatta passare di moda. Sarò già tre tendenze più avanti, riuscendo così a farvi sentire sempre più insoddisfatti. Il Glamour è il paese dove non si arriva mai. Io vi drogo di novità e il vantaggio della novità è che non resta mai nuova. C’è sempre una novità più nuova che fa invecchiare la precedente. Farvi sbavare è la mia missione. Nel mio mestiere nessuno desidera la vostra felicità, perché la gente felice non consuma.

 

La vostra sofferenza dopa il commercio. Nel nostro gergo l’abbiamo battezzata “frustrazione post-acquisto”. Non potete stare senza un prodotto, ma non appena lo possedete, dovete averne un altro. L’edonismo non è umanesimo: è un cash-flow. Il suo motto? “Spendo dunque sono”. Ma per creare bisogni si devono stimolare la gelosia, il dolore, l’insoddisfazione: sono queste le mie munizioni. E il mio bersaglio siete voi.

 

Io interrompo i vostri film in tv per imporre i miei loghi e mi pagano le vacanze a Saint Barth’ o a Lamu o a Phuket. Ritrito i miei slogan nei vostri giornali preferiti e mi offrono una casa di campagna in Provenza o un castello nel Pèrigord, una villa in Corsica o una masseria in Ardèche, un palazzo in Marocco, un catamarano alle Antille o uno yacht a Saint-Tropez. Io Sono Dappertutto. Non mi sfuggirete. Dovunque posiate i vostri occhi, troneggia la mia pubblicità. Vi proibisco di annoiarvi. Vi impedisco di pensare. Il terrorismo della novità mi serve a vendere il vuoto. Per stare sulla cresta dell’onda, sotto deve esserci il vuoto (chiedete ai surfisti di Lacanau o a quelli internet). Io stabilisco cos’è Vero, cos’è Bello, cos’è Bene. Io scritturo le modelle che vi faranno arrapare tra sei mesi. A forza di stamparle sui manifesti, voi le battezzerete top-model; le mie ragazzine metteranno in crisi qualsiasi donna al di sopra dei 14 anni. Voi idolatrate tutte le mie scelte. Questo inverno bisognerà avere le tette più su delle spalle e la topa spopolata.

Più io gioco con il vostro subconscio, più voi mi obbedite. Se osanno uno yogurt sui muri della vostra città, vi garantisco che andrete a comprarvelo. Credete di possedere il libero arbitrio, ma un giorno o l’altro riconoscerete il mio prodotto sugli scaffali di un supermercato e lo acquisterete, così, tanto per assaggiarlo, credetemi, conosco il mio mestiere.

 

Mmm, è bellissimo penetrarvi nel cervello. Godo nel vostro emisfero destro. Il vostro desiderio non vi appartiene più: io vi impongo il mio. Vi proibisco di desiderare a caso. Il vostro desiderio è il risultato di un investimento calcolato in miliardi di euro. Sono io che decido oggi quello che voi vorrete domani.

 

Probabilmente tutto ciò non mi rende molto simpatico ai vostri occhi. In genere, quando s’inizia un libro, bisogno cercare di essere accattivanti e tutto quanto, ma io non voglio mascherare la verità: non sono un narratore simpatico. Anzi, sono uno di quei bastardi che rovinano tutto quello che toccano. L’ideale sarebbe che voi cominciaste a detestarmi, prima di detestare anche l’epoca che mi ha generato.

 

Ma non ho le palle per dimettermi. Ecco perché scrivo questo libro. Il licenziamento mi permetterà di evadere da questa prigione dorata. Sono nocivo, fermatemi prima che sia troppo tardi, per pietà! Sganciatemi 100 milioni e sparisco, promesso. Cosa ci posso fare se l’umanità ha scelto di sostituire Dio con prodotti di largo consumo?

 

Sorrido, perché può anche accadere che all’uscita di questo libro, anziché buttarmi fuori a calci in culo, mi rifilino un aumento. Nel mondo che vado a descrivervi, la critica è digerita, l’insolenza incoraggiata, la delazione remunerata, la contesa organizzata. Presto verrà conferito un Nobel per la provocazione ed io sarò un candidato difficile da battere. La rivolta fa parte del gioco. Le dittature del passato temevano la libertà d’espressione, censuravano la contestazione, rinchiudevano gli scrittori, bruciavano i libri controversi. I bei tempi dei brutti autodafè permettevano di distinguere i buoni dai cattivi. Il totalitarismo pubblicitario è ben più subdolo. E’ un fascismo che ha imparato la lezione dei fiaschi precedenti (Berlino 1945 e Berlino 1989: ora che ci penso, perché tutte le barbarie sono morte nella stessa città?).

 

Per ridurre l’umanità in schiavitù, la pubblicità ha scelto la linea morbida, la persuasione. Viviamo nel primo sistema di dominio dell’uomo sull’uomo contro il quale perfino la libertà è impotente. Anzi, questo sistema punta tutto sulla libertà, è questa la sua più grande trovata. Le critiche servono solo a dargli più risalto, i pamphlet a rafforzare l’illusione della sua melliflua tolleranza. Vi sottomettete con eleganza. Tutto è permesso, nessuno viene a malmenarti se fai casino. Il sistema ha raggiunto il suo scopo: anche la disobbedienza è diventata una forma di obbedienza.

I nostri destini stroncati vengono graziosamente impaginati. Proprio voi, che state leggendo questo libro, scommetto che vi dite: “Carino, questo pubblicitario che sputa nel piatto dove mangia, ma dai, su, che ci sei dentro quanto gli altri, pagherai i tuoi tributi come tutti.” Non c’è modo di venirne fuori. E’ tutto sprangato, con il sorriso sulle labbra. Vi bloccano con crediti da rimborsare, mensilità, affitti da pagare. Avete qualche scrupolo? Milioni di disoccupati là fuori aspettano solo che lasciate libero il posto. Potete prendervela finché volete, Churchill ha già dato la sua risposta, affermando: “E’ il sistema peggiore a eccezione di tutti gli altri”. Non ci ha ingannati. Non ci ha detto il sistema migliore, ha detto il peggiore.”

Lire 26.900 di Fredèric Beigbeder (Feltrinelli 2004).

 

GRUPPO ENERGIA RIUNIONE DELL’11 DICEMBRE

 

Al gruppo energia hanno partecipato Emanuele di Brescia, Rossano e Domenico di Bergamo, Cristiano, Daniela e Sandro di Verona, Luca e Luigi di Trento, Raimonda e don Gianni. E’ stato deciso di concentrare la nostra azione sul punto di forza della Campagna e cioè i comportamenti concreti e quotidiani di tutti gli aderenti.

Verranno preparate due schede (a cura di Luigi e Luca), per monitorare i consumi energetici domestici (riscaldamento ed energia elettrica) e per verificare la tipologia dell’abitazione e la presenza/assenza di dispositivi per il risparmio energetico.

Una terza scheda, preparata da Rossano, verrà indirizzata ai gruppi locali e servirà alla “condivisione dei saperi”: cosa è stato già fatto dai bilancisti (e in che modo) e cosa si può fare per il risparmio energetico.

Verrà attivata una sezione del sito dei bilanci relativa all’energia, per permettere a tutti di accedere a documenti importanti o collegarsi a link utili nel campo energetico.

Infine per la parte finanziaria verranno interpellate sia B.E. che MAGVenezia in merito alla fattibilità di un progetto tipo microcredito, e cioè l’attivazione di un conto su cui depositare i risparmi che serviranno per finanziare “ristrutturazioni energetiche abitative”; la proposta sarà fatta in due versioni: aperta solo ai bilancisti o aperta a tutti i soci della banca o della MAG.

Emanuele

 

 

!!! COMPILATE… COMPILATE !!!

 

Anche quest’anno con dicembre arriva il momento della scheda di riepilogo annuale. Invitiamo TUTTI a compilarla: i dati che contiene ci servono a integrare quelli che otteniamo dai bilanci mensili, ma ci danno anche una panoramica su chi, per vari motivi, non invia il bilancio mensile pur appartenendo alla Campagna. La scheda, compilata in tutte e 4 le facciate, deve arrivare alla Segreteria entro il 31 gennaio 2005. Entro questa data devono arrivare in Segreteria anche tutti i bilanci mensili del 2004 che non avete già inviato. Vi accorgerete che compaiono alcune nuove domande, ci daranno dei dati fondamentali per iniziare l’approfondimento sul tema dell’energia e chiarire alcuni quesiti nati dall’analisi dei dati emersi nel Rapporto 2003. Abbiamo inserito anche alcuni nuovi obiettivi che le vostre esperienze ci hanno suggerito.

Ecco le istruzioni per la corretta compilazione della scheda annuale.

 

 

NOTE PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA ANNUALE

 

Tabella sui mezzi di trasporto: nel compilarla dovete seguire lo stesso ordine di apparizione usato nella tabella sul nucleo familiare. Ogni persona per ogni mezzo di trasporto deve mettere il numero di giorni in cui mediamente utilizza tale mezzo. Per quanto riguarda l’auto lo spostamento viene segnato solo dal guidatore e non dai passeggeri. Sono state previste solo 3 persone perché la maggior parte dei nuclei familiari che partecipano alla campagna è composta al massimo da 3 adulti. In ogni caso compilate solo per i primi 3 componenti del nucleo che si spostano autonomamente.

 

Investimenti etici finanziari: nella prima casella della sezione si chiede di indicare la percentuale di investimenti etici sul totale degli investimenti complessivi (es. BOT, fondi di investimento, depositi in Banca Erica, etc …) effettuati.

La seconda tabella chiede di indicare nelle diverse voci la cifra impiegata in modo usuale o spostato.  Vanno poi indicati i criteri usati per lo spostamento.

 

Obiettivi: si segna il raggiungimento delle mete perseguite o la previsione di impegno sugli specifici obiettivi indicati. Quando si usa la voce “altro”, presente in ogni capitolo, si deve specificare l’obiettivo perseguito/ipotizzato.

 

INCONTRO REFERENTI DEL 29 GENNAIO 2005 A BOLOGNA

 

Dedicheremo questo incontro Referenti a riflettere su alcuni temi interni delle nostra Campagna:

 

  • scelta del tema dell’incontro annuale 2005
  • cominciamo a riflettere sulle possibili forme, anche giuridiche, in cui strutturare la nostra Campagna
  • partecipazione ad Altreconomia: per portare il nostro contributo all’assemblea dei soci di febbraio ci interroghiamo su alcune domande: Come vediamo il futuro della rivista? Quali obiettivi ci poniamo? Che contributo possiamo dare come soci?

 

 

GIORNATA DEL NON ACQUISTO

 

Ecco il resoconto che ci dà Flora sulla Giornata del Non Acquisto. Anche se non riporta un’azione di sensibilizzazione militante ci pare abbia interpretato appieno lo spirito della GNA e possa essere inserito nei 100 modi per trascorrerla!

 

Vi aggiorno sulla nostra Giornata del Non Acquisto: non abbiamo fatto nulla!!!.

O meglio la settimana precedente abiamo distribuito molti volantini. […]

La Giornata del Non Acquisto è stato vissuto da ognuno per conto suo, io ed Elena però, più o meno casualmente, abbiamo avuto una bella esperienza rivelatasi un bel modo per trascorrere la GNA.

Siamo andate a pranzo da una amica eritrea la quale oltre al pranzo ci ha offerto il caffè eritreo!!!! Sembra tutto normale, in realtà abbiamo dedicato a quest’ultima operazione, il caffè, più di un’ora.

Ora vi racconto:

Ci siamo ritrovate alle 12.30, trafilate come al solito perché ne avevamo già fatte abbastanza: giocato a tennis (io), andata per uffici (Elena) e ci siamo proiettate in una dimensione extrarilassante a casa di Alem, l’amica eritrea: ci siamo godute 3 ore di tranquillità assoluta. Abbiamo pranzato insieme parlando dei nostri progetti (cooperativa, casa…..sempre i soliti!!!!), ma anche parlando del più e del meno e poi ci siamo trasferite mentalmente in Eritrea, a bere il caffè. Cè infatti tutta una procedura che parte dal tostare i chicchi di caffè, alla macinatura, alla bollitura, non sul fornello, ma sulla brace,.. alle bevute: tre giri di caffè senza potersi rifiutare!! Il tutto sotto l’effetto “inebriante”, per non dire altro, del fortissimo incenso africano, completamente diverso da quello a cui siamo abituati che bruciava insieme alla carbonella. Nel frattempo abbiamo trascorso il tempo (e non perso come mi veniva da dire!) a chiacchierare beatamente e a fare “I CHING”. Sono una specie di “tarocchi energetici” che abbiamo interrogato rispetto alla nostra futura cooperativa. Le due parole chiave venute fuori sono state: Nascita, rispetto al presente e Precipizio rispetto al futuro!!!!! Forse per questa previsione, forse per l’effetto dell’incenso, forse per la gioia di essere state insieme, forse per il benessere provato a rilassarsi qualche ora a metà giornata,….ci siamo fatte delle grande risate.

Alle 15.30, finito l’incantesimo, di corsa a prendere i bambini a scuola…….ma abbiamo stabilito, GNA o non GNA, di ritrovarci un giorno al mese a bere il caffè eritreo!!!!!!!

Flora – Quarrata

BILANCI DI GIUSTIZIA – mensile.

Proprietario-editore: coop.Soc.GEA v.Trieste 82/c – 30175 Marghera (VE)

Dir.resp.: Andrea Semplici,   Redazione: c/o GEA

Stampato in proprio e pubblicato in Marghera 14  dicembre ’04

Autorizzazione del tribunale di Venezia n°1417 del 5-4-02

Sped. In A.P. art.2 comma 20 lett.c legge 662/96

filiale di Venezia

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