Pratiche e visioni del cambiamento e dell’apprendimento. Dalla riduzione dei consumi a nuovi ipotesi di convivenza

Pratiche e visioni del cambiamento e dell’apprendimento. Dalla riduzione dei consumi a nuovi ipotesi di convivenza

IL TITOLO DELLA RICERCA

Pratiche e visioni del cambiamento e dell’apprendimento. Dalla riduzione dei consumi a nuovi ipotesi di convivenza

 

RICERCA e FUTURO DI BILANCI DI GIUSTIZIA

Tutta la ricerca, e in particolare la parte realizzata con la metodologia della “comunità di ricerca” può essere un utile strumento per la campagna Bilanci di Giustizia (e per i bilancisti che ancora partecipano attivamente) per interrogarsi sui successi e sugli apprendimenti della propria storia collettiva e sugli obiettivi e sui modi del dove si vuole andare.
Le tante domande emerse a Macerata indicano che a fronte di dubbi e difficoltà, c’è il desiderio di chiedersi come valorizzare l’esperienza di cambiamento fatta, per condividerla e farla diventare uno strumento di cambiamento della realtà.

 

Chi sono i/le ricercatori/trici

Il gruppo interuniversitario TiLT (Territori in libera transizione) unisce studiose e studiosi di diverse università (Verona, Bergamo) che con approcci disciplinari diversi indagano i processi di cambiamento sociale, politico, economico in atto nei gruppi di consumo e/o produzione critica e in quelle iniziative che denominiamo di “economie diverse”.
I ricercatori coinvolti in questa ricerca sono: Lucia Bertell, Francesca Forno, Fulvio Manara, Francesco Vittori, Cristina Rossi, Chiara Sità, Antonia De Vita.
A questi, nel gruppo di lavoro, si affianca un gruppetto di bilancisti: Antonella, Graziella, Giovanna, Giuseppe e Fausto.

 

Le motivazioni alla ricerca

Da parecchi anni gli interessi di ricerca di TILT si muovono attorno a fenomeni che interrogano e re-interpretano la dimensione economica dal punto di vista dei processi sociali, autoeducativi/educativi, autoformativi e formativi, creativi di donne e uomini di vivere, combinare, reinventare bisogni e risorse, relazioni e contesti.
L’esperienza ventennale dei Bilanci di Giustizia rappresenta un esempio interessante di pratiche che, a partire dal ripensamento dei consumi, offre nuove visioni del cambiamento degli stili di vita e delle risorse materiali e spirituali.
L’ipotesi della ricerca
La ricerca, intrecciando metodologie qualitative e quantitative, intende indagare le pratiche e i processi di cambiamento connessi a quelli di apprendimento, che sono derivati dal passaggio dalla prima fase bilancista alla seconda.

 

Attraverso la ricerca si vuole indagare:

  •  la relazione che donne e uomini hanno con il bilancio come strumento di misurazione quantitativa e con le dimensioni qualitative aperte dai cambiamenti degli stili di vita;
  •  come donne e uomini significano in maniera differente la relazione con il cambiamento e con il suo immaginario;
  •  i nessi profondi tra processi di cambiamento e di apprendimento
  •  i processi creativi generati nelle comunità di pratiche bilanciste.

Le metodologie utilizzate

Verranno utilizzati strumenti della ricerca qualitativa come Focus Group, interviste di profondità trattate con il metodo della Grounded Theory, la pratica delle comunità di ricerca Verranno inoltre utilizzati strumenti della ricerca quantitativa come il questionario.

 

Cosa è stato fatto fino ad oggi

  •  quattro focus groups (fuori rotta, giovani, medi e vecchi bilancisti) all’incontro nazionale 2014
  •  restituzione del lavoro dei focus groups in un’assemblea bilancista a Verona marzo 2015
  •  scelta delle persone da intervistare per le interviste qualitative marzo 2015
  •  realizzazione di 10 interviste maggio – agosto 2015
  •  restituzione del focus group dei fuori rotta all’incontro nazionale 2015
  •  esperimento di “comunità di ricerca”, sulla base di un testo-pretesto all’incontro nazionale 2015

Cosa resta da fare

  •  analisi delle interviste e restituzione dei risultati
  •  prosecuzione della “comunità di ricerca” per circa 40 ore (di cui 20 circa si svolgeranno tra il 20 e il 22 novembre e altre 20 in un fine settimana in primavera)
  •  predisposizione del questionario per la ricerca quantitativa
  •  sintesi dei risultati-

Volevamo informami che Banca Etica ha deciso di finanziare una piccola parte con un contributo di 2000 euro lordi!!!!

Siccome il cammino è ancora lungo, siamo alla ricerca di bandi e/o sponsor che possono aiutarci nel portare al termine la ricerca. Se avete idee o bandi da segnalarci fatelo scrivendoci a segreteria@bilancidigiustizia.it